venerdì 20 settembre 2024


30/06/2011 08:37:42 - Avetrana - Attualità

Stop alle indagini

 
Sogno o son desto: l’indecisione del fioraio di Avetrana, Giovanni Buccolieri, è costata una trasferta alla Procura di Taranto nel Paese dei crauti e dei wurstel, Colonia, in Germania, per ascoltare l’ex commessa dello stesso,Vanessa Cerra, ormai in pianta stabile, lì, per lavoro.
Dopo cinque ore di interrogatorio, alla presenza del procuratore aggiunto Pietro Argentino e del colonnello, Antonio Russo, già comandante del Reparto operativo di Taranto che aveva seguito le indagini sul delitto della quindicenne di Avetrana, la ragazza conferma che il racconto del suo datore di lavoro non ha nulla a che fare con un sogno, ma è pura realtà.
Dunque Sarah era stata sequestrata dalla zia in macchina e la falsa testimonianza, nonchè la ritrattazione di Giovanni Buccolieri, porta a dieci il numero degli indagati del caso Scazzi, coinvolgendo anche lui, la moglie e il cognato, mentre scatta lo stop alle indagini del 28 di giugno, data al di la della quale non restano che i preliminari del processo.
Tutti insieme appassionatamente, compariranno i celebri indagati davanti ai giudici con il carico personale di imputazioni , più o meno pesanti, delle quali dovranno rispondere in via definitiva. Basta dunque ad illazioni, versioni remake di quel 26 agosto, rilasciate e poi regolarmente smentite, a pseudo verità, a metà strada tra l’epopea epica e la rimozione alla Freud, a pizzini, telefonini e al lessico dei nomi alterati di questa lunga indagine di choc in choc, causa coup de foudre al contrario in quantità industriale. Intanto, è polemica su più fronti, sfociata nella querela tra Daniele Galoppa e il nuovo difensore di Michele Misseri, De Crisotofaro, il colonnello dei Ris Luciano Garofano e il giornalista Mediaset Paolo Liguori per via di alcune dichiarazioni rilasciate durante diverse trasmissioni televisive dai vari opinionisti e consulenti di parte.
In realtà a presentare le querele in triplice copia, non è stato solo Galoppa, ma anche la criminologa Roberta Bruzzone, poichè ritengono infondate le notizie circolate sulle presunte pressioni fatte dall’avvocato guru di Grottaglie e dalla sua biondissima consulente, per costringerlo a dirottare le accuse verso il gineceo della sua famiglia, estraneandolo totalmente dalla vicenda, allo scopo di uscirne illeso nei limiti del possibile. Non a caso, dapprima legale d’ufficio, poi di fiducia scelto da Michele, per poi essere scaricato, mentre il treno in corsa del clan Misseri & Misteri correva all’impazzata, il giovane avvocato non ha mai nascosto le sue perplessità sulle numerose versioni rilasciate dal suo assistito, poi diventato cliente, che nascondevano dietrologie poco convincenti sulle dinamiche omicidiarie di Sarah, in nome di un surplus di responsabilità del contadino, martire per scelta, killer per comodità, becchino per necessità, con tanto di spolvero di vecchie competenze acquisite nel periodo di lavoro in un cimitero tedesco.
Insomma, domina sempre il solito pastrocchio in casa Misseri e quel pasticciaccio di via Deledda continua a dominare le prime pagine dei giornali e delle copertine di Tv e talk, nella speranza di fissare una qualche certezza nel caso del secolo Sarah Scazzi, nonostante le forbici delle giustizia e la scure del codice penale siano pronti a mettere la loro castrazione legale alle tesi difensive dei tanti avvocati, chiamati a difendere gli altrettanto famosi indagati illustri del giallo di Avetrana.
Parola ai tribunali e si salvi chi può...........!
 
Mimmo Palummieri










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