martedì 26 novembre 2024


12/07/2011 18:14:22 - Provincia di Taranto - Attualità

Diciannove scatti fotografici, selezionati dall’artista e immortalati da Bruno Bacillari, racconteranno i volti di persone “che non hanno voce”

 
“Per la prima volta un gioiello contemporaneo entra in un museo archeologico”. Cosimo Vinci, designer tarantino dal curriculum prestigioso, sarà il primo artista vivente ad esporre nello spazio museale nel Marta di Taranto: prende così vita la mostra-evento Tesori Della Magna Grecia, pronta a essere inaugurata sabato 16 luglio, a partire dalle 19.30, nella Sala delle Mostre Collaterali del museo di Taranto. La collezione di opere di Vinci, venti corone-ghirlanda realizzate nei materiali eterogenei di oro, argento e ottone, è stata pensata per “dialogare con il tempo e lo spazio archeologico”: storia e cultura come contrapposizione vecchio-nuovo, moderno-antico, potere-sottomissione.
“La progettazione di queste corone, ispirate alla storia di Taranto, dimostra un continuum temporale col passato: cambia il linguaggio ma non il concetto che si vuole esprimere. Le tecniche sono realizzate al computer, al laser, ma vengono rifinite dalle mani dell’artigiano, simulando e non scimmiottando in qualche modo gli antichi greci”. Nelle parole di Vinci c’è tutta l’attenzione e l’amore dell’artista per la sua città, punto di partenza e di arrivo di un lungo viaggio attraverso la storia.
“Il significato della corona in epoca classica è il simbolo di vittoria sulla morte, oggi è la celebrazione della vittoria sulle proprie paure, sperando che Taranto possa risorgere, possa rinascere”. “La mostra è interamente dedicata al territorio ionico, tutti gli sponsor sono legati alle produzioni locali”. Il progetto dell’artista ha respiro internazionale: è una mostra itinerante che porta Taranto nel mondo attraverso un percorso che passa da Siracusa, Agrigento, per finire nei musei Archeologici di Salonicco e Atene.
Vinci ha creato per la mostra una essenza inedita, omaggio alle spezie del mediterraneo, per riprodurre un allestimento olfattivo. Ma non solo. Diciannove scatti fotografici, selezionati dall’artista e immortalati da Bruno Bacillari, racconteranno i volti di persone “che non hanno voce”: il messaggio è “che ogni individuo è assoluto protagonista del proprio destino”.
L’idea di far dialogare la storia antica con un possibile “contemporaneo archeologico”, ha avuto da subito consensi favorevoli dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, dal Marta di Taranto, dalla Provincia e dal Comune di Taranto. Nella conferenza stampa di questa mattina a Palazzo del governo, il presidente della Provincia Gianni Florido ha sottolineato “la sfida culturale e territoriale della mostra”. Antonietta Dell’Aglio, direttore del Museo Archeologico di Taranto, ha accolto favorevolmente l’opera di Vinci, “per l’importanza del messaggio e per la sfida che porta con sé”. La mostra potrà essere visitata fino al 21 agosto.
 
Nicola Sammali










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