Il ricorso è fondato: il Regolamento per l’insediamento delle attività commerciali è illegittimo è perché l’analisi della rete di vendita attuale non indica il numero delle strutture di vendita distinte per dimensione, tipologia e numero
Ciò è quanto affermano i Magistrati del Tribunale amministrativo di Lecce in merito al ricorso presentato da un gruppo di aziende di Palagiano per l’annullamento della deliberazione del Consiglio comunale di approvazione del “Regolamento comunale per l’insediamento di attività commerciali. Criteri e indirizzi relativi agli insediamenti delle medie strutture distributive”.
Una vittoria dunque per i ricorrenti (tutti esercenti di imprese di vicinato e medie strutture operanti nel territorio di Palagiano) che si sono sempre espressi in modo contrario all’orientamento dell’Amministrazione comunale e che hanno sempre cercato una mediazione che facesse desistere l’Ente locale dal licenziare un Regolamento in contrasto con le reali esigenze di sviluppo e di crescita del tessuto commerciale locale.
Il Comune invece per avvalorare le sue tesi non aveva esitato dall’ effettuare una analisi non corretta della rete di vendita già esistente. I ricorrenti infatti contestavano una serie di irregolarità: l’approvazione del Regolamento in assenza del parere obbligatorio della Commissione Attività Produttive e la redazione di un documento di valutazione del commercio contenente dati -rilevati dal Comune- che si riferivano alla Regione Puglia e non al Comune, e ad un arco di tempo (il triennio 2006/8) precedente alla crisi del 2009. Inoltre il Comune, nel documento di valutazione, dichiarava varie inesattezze riguardanti: il numero delle strutture operanti, l’allocazione, e non teneva conto della destinazione ad altro uso (agricolo e ad alto rischio geologico) delle zone individuate.