Il suo nuovo difensore d’ufficio è Armando Amendolito
Michele Misseri, il contadino di Avetrana coinvolto nell'inchiesta sull'omicidio della nipote, la quindicenne Sarah Scazzi, ha rinunciato all'interrogatorio che aveva chiesto lui stesso nei giorni scorsi dopo aver ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.
La rinuncia è stata depositata poco fa dall'avvocato Armando Amendolito, difensore di ufficio dell'agricoltore, il quarto avvocato che assiste Misseri dal giorno del suo arresto. Inizialmente fu nominato d'ufficio Daniele Galoppa, che in seguito fu affiancato da Francesco De Cristofaro. Dopo la revoca di Galoppa e la rinuncia al mandato dello stesso De Cristofaro, a sua volta indagato per infedele patrocinio, Michele Misseri aveva nominato difensore di fiducia Massimo Saracino, che si è dimesso per motivi personali.
Michele Misseri, che consentì il ritrovamento del cadavere della nipote la notte tra il 6 e il 7 ottobre dello scorso anno e poi addossò le responsabilità alla figlia secondogenita Sabrina, ora risponde di concorso nell'occultamento del cadavere della quindicenne. In tutto sono 15 gli indagati. Di omicidio volontario sono accusate Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente figlia e moglie del contadino, entrambe in carcere.
«Sono fresco di nomina e ho necessità di leggere l'imponente materiale cartaceo agli atti dell'inchiesta. Solo ieri notte sono riuscito ad avere un colloquio con il mio assistito e di comune accordo abbiamo deciso che in questo momento non è opportuno rendere altre dichiarazioni». Lo ha detto l'avv. Armando Amendolito, legale d'ufficio di Michele Misseri, il contadino di Avetrana coinvolto nell'inchiesta sull'omicidio di Sarah Scazzi, incontrando i giornalisti dopo aver depositato la rinuncia del suo assistito a rendere interrogatorio. Misseri, a quanto si è appreso, aveva anche preparato una memoria difensiva, ma neanche questa è stata consegnata ai magistrati inquirenti. «Penso che il signor Misseri - ha aggiunto Amendolito - non renderà altre dichiarazioni prima dell'udienza preliminare. Quando si incontra un cliente, che peraltro viene già da esperienza con altri colleghi, nei primi incontri si cerca l'empatia. Se ci sarà il rapporto continuerà e stabiliremo una strategia difensiva, se verrà meno vedremo quali saranno le conseguenze». Amendolito non ha confermato la volontà di Misseri di volersi autoaccusare nuovamente dell'omicidio, come ha più volte dichiarato dopo la scarcerazione: «Non posso dirvi niente in merito. Ieri ho avuto un lungo colloquio con il signor Misseri, ci siamo detti tantissime cose. Quando ci sarà la fase pubblica del processo ne saprete di più».