L’ambientalista Mimmo Carrieri segnala anche il problema dei fari spenti di quel tratto di strada
Una petizione per spostare in un altro tratto l’autovelox attivato da qualche mese sulla Sava-Torricella. A lanciarla è l’ambientalista Mimmo Carrieri, il quale spiega le ragioni di questa iniziativa in una missiva inviata a forze dell’ordine, prefetto, sindaco di Torricella e presidente della Provincia.
«Il Codice della Strada impone agli automobilisti di “comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale”» è la premessa di Carrieri. «Alla luce di questo articolo del Codice della Strada, il posizionamento dell’autovelox in prossimità di una curva, peraltro in discesa, può recare pericolo per i conducenti degli autoveicoli che, approssimandosi alla curva, possono azionare in maniera repentina i dispositivi di frenata, creando eventuali disagi o addirittura incidenti stradali agli utenti. L’obiettivo principale delle istituzioni sono la salvaguardia dell’incolumità pubblica, quindi la riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti veicolari. Ma un autovelox posizionato all’uscita di una curva non può certo essere d’aiuto, bensì di ostacolo alla libera circolazione. Inoltre va sottolineato che l’arteria stradale in questione, oltre ad essere sprovvista di segnaletica che indichi il limite di velocità da rispettare, si trova totalmente al buio, in quanto i circa 50 fari della pubblica illuminazione, che di sera dovrebbero illuminare il tratto stradale, sono perennemente spenti. Quindi, al pericolo si và ad aggiungere altro pericolo.
Considerato anche l’attuale situazione di intenso “traffico veicolare estivo”, derivante dagli automobilisti pendolari che percorrono quel tratto stradale per recarsi verso le zone balneari di Torre Ovo, Trullo di Mare, Piri Piri, Le Conche, Campomarino, chiedo
di disporre un sopralluogo (possibilmente serale) affinché vengano valutati gli eventuali conseguenziali provvedimenti da adottare, indirizzati alla rimozione delle cause che potrebbero arrecare incidenti stradali».