domenica 24 novembre 2024


14/03/2009 06:59:14 - Sava - Attualità

Il giudizio della VIA sarà espresso sul depuratore con entrambe le soluzioni progettuali per il recapito finale

 
 
Il Comitato Cittadino Salute Pubblica per il completamento della fogna, in relazione all’incontro avutosi in data 12 marzo 2008, presso la sede della Presidenza della Regione Puglia alla presenza del Governatore Nichi Vendola, nonché di altri rappresentanti delle istituzioni regionali, comunica quanto segue:
 
La situazione complessa e controversa del depuratore consortile di Sava e Manduria sembra finalmente volgere al termine, grazie, ancora una volta, all’impegno, alla costanza e alla forte determinazione del Comitato Cittadino di Salute Pubblica di Sava.
Il giorno 12 marzo scorso si è tenuto Puglia un incontro tra il Comitato Cittadino di Salute Pubblica di Sava e il Governatore della Puglia Nichi Vendola, in merito alla questione dell’iter di approvazione del depuratore consortile di Sava e Manduria.
All’incontro hanno partecipato, oltre al Governatore Vendola, l’assessore regionale alle opere pubbliche Dott. Onofrio Introna, il dirigente del Servizio Ecologia-Ufficio VIA Ing. Antonello Antonicelli, e il dirigente del settore Tutela delle Acque della Regione dott.ssa Maria Antonia Iannarelli, e per il Comitato per la Salute di Sava il Presidente Giuseppe De Maglie, il Vicepresidente Gianni Buccoliero, l’Avv. Cosimo Saracino, l’Ing. Giovanni Contino e il Sig. Salvatore Scaglioso.
 
Le autorità regionali presenti all’incontro, in particolare il Governatore Vendola e l’assessore Introna, hanno manifestato la forte volontà di risolvere il problema al più presto, esprimendo grande rammarico per le posizioni contrarie al progetto manifestate in questi ultimi giorni da alcuni Comuni del circondario di Sava (compresi anche Manduria e Avetrana). Vendola ha sottolineato che, nonostante il suo forte impegno personale e le ingenti risorse economiche messe a disposizione dalla Regione per la realizzazione del depuratore, la situazione di Sava abbia presentato e presenti tuttora dei grossi problemi proprio a causa della completa assenza di solidarietà e di collaborazione da parte dei Comuni vicini.
Nell’ottica di trovare una soluzione quanto più possibile efficace i membri del Comitato hanno suggerito alle autorità presenti di considerare per le acque di scarico l’ipotesi di una soluzione alternativa alla condotta sottomarina, quale quella del riutilizzo delle acque a fini irrigui, da sempre sostenuta da tutti i membri e dagli esperti tecnici del Comitato, in quanto tecnologicamente più avanzata ed ecologicamente più sostenibile rispetto alla condotta sottomarina.
Vendola e le altre autorità presenti si sono dichiarati estremamente favorevoli a tale ipotesi di riutilizzo delle acque reflue, perché pienamente compatibile con la linea seguita dalla Regione in merito alla pianificazione dell’uso delle risorse idriche e, fiducioso che questa decisione possa essere condivisa da tutte le realtà locali interessate, si è impegnato a far sì che nei prossimi giorni vengano commissionati all’AQP lo studio e la progettazione della soluzione alternativa per il riutilizzo delle acque reflue depurate.
Dal punto di vista amministrativo, il giudizio della VIA sarà espresso sul depuratore con entrambe le soluzioni progettuali per il recapito finale (condotta sottomarina e riuso delle acque), in modo tale da far proseguire senza interruzioni la procedura di appalto del depuratore. In contemporanea si procederà all’iter di approvazione dell’impianto di riutilizzo delle acque in sostituzione della condotta sottomarina.
 
Il Comitato inoltre ha esposto al Governatore Vendola la situazione di emergenza economica di molte famiglie costrette a pagare cifre insostenibili per il servizio di prelievo operato dagli autospurgo. Vendola ha affermato che si impegnerà in prima persona per sollecitare l’amministrazione comunale di Sava e la Provincia di Taranto ad istituire un servizio pubblico di prelievo degli scarichi dalle abitazioni, in modo da alleviare le spese economiche a carico dei cittadini savesi durante il periodo di realizzazione dell’impianto.
 
In conclusione il Comitato si ritiene estremamente soddisfatto degli esiti della riunione e dei riscontri più che positivi ottenuti da parte delle autorità regionali, e alla luce di tali risultati vuole sottolineare come l’impegno, la volontà e la forte convinzione che hanno sempre accompagnato le sue iniziative abbiano, infine, ripagato degli sforzi e dei sacrifici sostenuti.
Ancora una volta la soluzione del problema è arrivata dall’iniziativa popolare di cui il Comitato si è fatto sostenitore, guida e portavoce dal primo momento della sua costituzione, e non (come dovrebbe essere in un paese civile) dalle autorità comunali, rivelatesi ancora una volta assenti e controproducenti. Tali amministrazioni, votate in questi decenni dai cittadini affinché risolvessero i problemi della collettività, continuano da sempre e tuttora a perdersi vergognosamente nei meandri di vuote e sterili polemiche che, semmai, denotano la pochezza di tali personaggi che si dichiarano politici di professione, ma poco o nulla hanno a che fare con la politica, quella vera!
 
IL COMITATO










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