«Vogliamo lavorare per vivere e non morire per il lavoro”
“Uniti contro l’inquinamento”. E’ il tema portante della serata che, promossa dall’associazione “Grande Salento”, si terrà ad Avetrana, presso la sala “Caduti di Nassirya” giovedì prossimo, alle ore 17.
“Vogliamo lavorare per vivere e non morire per il lavoro” è il motto dell’associazione. Il programma prevede per le 18 la proiezione di un video sull’ambiente nel Grande Salento. Alle 17,30 il via al dibattito, che sarà moderato da Rino Giangrande, presidente dell’ass. Grande Salento. Seguirà la relazione di Cristina Mangia, ricercatrice ISAC del CNR di Lecce. Dopo i saluti del sindaco di Avetrana, Mario De Marco, del consigliere provinciale Luigi Conte, e dell’assessore provinciale Peter Giacovelli, interverranno Maurizio Portaluri, medico di Medicina Democratica di Brindisi; Giuseppe Serravezza, oncologo e presidente LILT di Lecce, Antonio De giorni, energy manager dell’associazione “Grande Salento”, e Giorgio Assennato, direttore dell’Arpa Puglia.
«L’incontro» spiega in una nota Rino Giangrande, presidente dell’associazione “Grande Salento”, «ha tra i suoi obiettivi principali quello di: - far rivivere nel territorio decentrato l’iniziativa de “L’INNO ALLA VITA” svolta a Lecce il 6 settembre scorso;
- fare il punto sulle vertenze presenti nel nostro territorio (Grande Salento), puntando a non far più installare siti inquinanti come termovalorizzatori, megasansifici, giganteschi bruciatori di biomasse visto che siamo già una Regione che esporta l’88% dell'energia elettrica che produce;
- rilanciare l'iniziativa popolare contro il nucleare e per far incentivare maggiormente la produzione dell’energia solare diffusa;
-organizzare ad Avetrana, da giovedì 27 novembre. alla fine delle feste natalizie, un banco di beneficenza mettendo in palio i prodotti locali offerte dalle aziende del territorio il cui ricavato andrà (in parte) come sottoscrizione per la costruzione del centro ILMA di Gallipoli, promosso dalla Lega contro i Tumori della provincia di Lecce presieduta dal dott. Giuseppe Serravezza;
- indicare anche quelle piccole azioni individuali e collettive di “buone pratiche” capaci di determinare: meno inquinamento, risparmio energetico, maggiore produzione da fonte rinnovabile, risanamento ambientale e spingendo le Amministrazioni pubbliche a fare anch’esse la loro parte;
- denunciare un aumento di malformazione alla tiroide nel territorio di Avetrana e Manduria senza che nessuno sia in grado di individuarne la causa.
- far inserire Avetrana nella ricerca, dell’ARPA, dell’Università e/o delle ASL, sugli agenti inquinanti, delle analisi epidemiologiche affinché si possa sviluppare l’intervento pubblico e privato della prevenzione primaria».