Gente in fila sin dalle 5 del mattino per ottenere il vaccino ai propri figli
Terminata la stagione estiva, torna a riproporsi il problema dell’inadeguatezza della sede del presidio sanitario di Sava di via Schiavo, lo stesso che, di notte, è utilizzato come Guardia Medica.
Presidio che offre il servizio per l’esenzione ticket in tre giorni della settimana, mentre le vaccinazioni vengono effettuate in due giorni della settimana (lunedì e venerdì).
La struttura apre alle ore 8 e chiude alle 14, ma già dalle primissime ore del mattino (addirittura dalle 5) si forma una lunga fila.
Il lavoro per gli impiegati ha inizio subito dopo la distribuzione dei numeretti che consentono cronologicamente l’esame delle pratiche esenzioni e le vaccinazioni. Ma già questa distribuzione dà origine ad una serie di litigi (che a volte rischiano di sfociare in zuffe) fra chi è in fila e crede di essere arrivato prima del concittadino.
«Dopo essere stati in fila per ore, in attesa dell’apertura, vengono distribuiti non più di 30-40 numeretti, equivalenti ad altrettante prestazioni del presidio sanitario» ci ha riferito un utente ieri mattina. «Gli altri? Non meno di un centinaio di persone sono costrette a ritornare successivamente, senza avere la certezza o la garanzia di poter ottenere il servizio. Perché lunedì prossimo, nuovo giorno di apertura, si riformerà la solita fila e si infiammeranno nuovamente gli animi».
Non solo locali inadeguati (a volte anche i bagni non funzionano), quindi, ma anche un organico insufficiente a far fronte alle richieste di prestazioni. L’impegno del personale non è in discussione. Ciò che non si giustifica è la presunta insensibilità della Asl a fronte delle istanze che partono dalla comunità savese.
«Ieri ho chiamato i carabinieri e i vigili urbani» lamenta ancora l’utente. «Non è giusto che, per ottenere un servizio fondamentale (come ad esempio la vaccinazione dei bambini), la Asl ci costringa a code inumane e inaccettabili».
Su questo problema, un paio di mesi fa l’ambientalista Mimmo Carrieri aveva sottoscritto un esposto, inviato alle autorità, non solo sanitarie, competenti.
«Vogliamo avere un po’ di rispetto almeno per i bambini e le persone anziane?» è il quesito che poneva Carrieri. «Il riferimento è alla situazione venutasi a determinare presso la Guardia Medica dell’ ASL/TA/1 di Sava, di via Schiavo 8, in cui tantissime mamme, con al seguito bambini, nonché persone anziane affette da patologie, anche gravi, sono costrette a fare la fila sotto il sole cocente per poter vaccinare i propri figli o per richiedere l’esenzione ticket.
E pensare che il Comune di Sava è proprietario dell’ex istituto Regina Elena, ma questa struttura non viene purtroppo adeguatamente utilizzata, mentre sarebbe potuta esserlo qualora vi fosse la volontà politica di realizzare in quegli ampi spazi un polo sanitario comunale.
Ma questa è un’altra storia: ciò che nell’immediatezza invece serve è cercare di snellire le pratiche affinché tanti bambini e anziani non debbano essere costretti a lunghe attese all’esterno della struttura e subire i raggi del sole, inquinamento dell’aria e il logorio fisico e mentale».
La Asl, questa volta, raccoglierà questo appello? La nuova sede potrebbe essere quella dell’ex istituto Regina Elena, ma serve rimpinguare anche l’organico.