E’ la seconda opera targata Easy Phoney Production
La seconda opera targata Easy Phoney Production sarà proiettata presso il circolo arci “Zei Spazio Sociale” a Lecce, venerdì 30 settembre, alle 21.
Francesco Pasanisi sta guardando la televisione mangiando un piatto di risotto. Dopo un estenuante zapping fatto di programmi cialtroni, trash e spot che farebbero passare l’appetito anche ad Hannibal Lecter, il filmaker manduriano trova un canale in cui trasmettono un film con in sottofondo “Let me feel it” dei Playontape. Dopo il logo Easy Phoney Production vediamo due tizi in macchina, in un livido bianco e nero, che discutono di cinema in una strada buia bevendo una birra.
Questo è il grottesco inizio di “Benvenuti a Fuocofatuo”, uno zombie-movie insolitamente comico o una commedia insolitamente macabra, decidete voi. Lo slogan del manifesto infatti recita “…troppo comico per un film horror…troppo macabro per un film comico”. Il film è una favola nera di paese (Fuocofatuo, appunto, piccolo paese collinare di appena 300 abitanti) in cui non è prudente andare a trovare parenti defunti e questo lo sa bene Mario, uno scazzatissimo Lorenzo Colonna, il quale. arrivato a Fuocofatuo, dopo aver ascoltato per svariati Km le apocalittiche notizie di un giornale radio, troverà sì un’accoglienza funebre (andava a trovare la bisnonna morta) ma non come pensava lui. Si aggiunge anche la morte improvvisa di Davide, un suo giovane cugino di Fuocofatuo. Inutile dire che la giornata di Mario prenderà una piega inaspettata fino a che, zombizzato, non verrà sparato da un cacciatore che, a sua volta morso da Mario, ucciderà un operatore.
“Benvenuti a Fuocofatuo” prosegue con un tetro flashback ambientato nel 1910, in cui si mescolano immagini di repertorio girate in Basilicata con quelle dei nostri amati zombi in piena attività alimentare. Passato il flashback si passa alle vicissitudini di Rocco, il custode del cimitero, interpretato dal rocker leccese Wolf Lombardi. Rocco è un tipo inavvicinabile, rude, violento e fumatore incallito. Si ammorbidirà solo con la morte dell’amico, aggredito da uno zombi che sembra uscito da “Resident Evil”. Nel film al fianco di Wolf Lombardi c’è Fabio Donnicola, uno scazzato e caustico Antonio, assistente del custode, protagonista assoluto dell’ultima parte della vicenda.
Finale a sorpresa.
Finale a sorpresa.
“Benvenuti a Fuocofatuo” è stato girato quasi interamente a Lecce, tranne, lo ripetiamo, il flashback del 1910, girato a Calvera, paesino montano in provincia di Potenza. Queste immagini (è una chicca) appartengono ad una prima versione del film girata nel 2001 da Pasanisi stesso con mezzi analogici e molto più “di fortuna” rispetto a questo “remake”. La regia di “Benvenuti a Fuocofatuo”n porta tre nomi: Francesco Pasanisi, Edoardo Trevisani e Piergiorgio De Micheli.
Dopo “Howard Hawks Club” la crew della Easy Phoney Production presenta la sua seconda opera horror-comica che questa volta abbandona il gangster movie pulp per occuparsi di morti viventi.
Nei panni di un vampirico dj producer, Alan Whickers, frontman del gruppo darkwave leccese Playontape.
Il batterista dei Teenage Riot, Ilario Surano, interpreta una particina. Due brani del suo gruppo sono nella colonna sonora. Si tratta di “Sleeplesness” e “The Obscene Clown”.
Stefano Greco, una delle voci del gruppo copertinese The Metropolitans interpreta un tossico che viene scacciato dal custode.
La musica elettronica è composta da due brani dei triggianesi Khymeras (con i pezzi “Masks” e “Circle of Regrets”), dal francavillese Silverstarzero (pezzo “Vacuum”) e da Pasanisi stesso (non accreditato).
Nel ruolo di uno zombi Nico Parente, voce dei Clinicamente Morti, formazione metal salentina.
Inizialmente il film, così come il racconto di Pasanisi da cui è tratto, doveva chiamarsi “Benvenuti a Calvera”, ma in nome del politically correct e perché suonava più macabro, racconto e film sono stati rinominati “Benvenuti a Fuocofatuo”.
Al trucco, oltre che Alessandra Schiena e Valentina Menza, hanno collaborato Laura Pasanisi (sorella di Francesco) e Federica Camisa (ragazza di Piergiorgio De Micheli).
Due scene sono state girate presso lo stesso circolo Arci Zei Spazio Sociale. Uno dei soci, Simone Linciano, interpreta uno zombi.
Gli effetti sonori degli zombi che mangiano sono stati creati da Francesco Pasanisi masticando dolciumi davanti a un microfono e campionando il tutto. I versi degli zombi sono stati creati allo stesso modo. I rumori sono stati aggiunti da un archivio di Pasanisi con oltre 2000 effetti.