Cinque pellicole per spiegare culture gastronomiche e territori di periferia
Avrà luogo, dal 21 marzo al 2 maggio, presso il palazzo marchesale Castriota-Scanderbeg di Melpignano la rassegna di cinema sulle culture alimentari e l’abitare dal titolo “Il gusto della terra”.
La rassegna (cinque incontri), organizzata dal Comune di Melpignano, in collaborazione con il master in Gastronomie territoriali sostenibili e food policies (Università del Salento e Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo), ospiterà una selezione di documentari e lungometraggi.
Tema portante sarà l’esperienza del gusto, strettamente connessa agli ecosistemi: il collegamento tra le culture agroalimentari e l’abitare verrà esplorato attraverso i videoracconti della vita e del lavoro dei piccoli produttori, dei territori di periferia, degli interrogativi morali e valoriali che il faticoso procedere in tali contesti suggeriscono. I cinque titoli narrano le molteplici sfaccettature di una questione ecologica trasversale, che deve interrogarsi con sincerità sul senso e sui metodi della transizione.
L’inaugurazione avrà luogo giovedì 21 marzo, alle ore 19:30, con la proiezione del film “Honeyland – Il regno delle api”, di Tamara Kotevska & Ljubo Stefanov. Introdurranno la proiezione la sindaca di Melpignano, Valentina Avantaggiato, e Rosa Parisi, professoressa associata di Antropologia delle emergenze umanitarie e sociali dell’Università del Salento.
I successivi appuntamenti saranno:
- giovedì 11 aprile alle ore 19:30, con “Alcarràs – L’ultimo raccolto”, di Carla Simon;
- giovedì 18 aprile alle ore 19:30, con “Vento di soave”, di Corrado Punzi
- domenica 21 aprile alle ore 16:00, con “La quercia e i suoi abitanti”, di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux;
- giovedì 2 maggio alle ore 19:30, con “Come semi al vento”, di Tommaso Faggiano e Francesca Casaluci.
La rassegna è stata curata da un’allieva del master, Valentina Cancelli, agricoltrice e curatrice di festival di cinema tra Vienna e il Salento.
Commenta il professor Angelo Salento, direttore del master: “Oggi la cultura del cibo viene spesso usata in una prospettiva localista o sovranista, ma il cinema ci ricorda che non esiste una ‘terra del gusto’. Esistono invece culture gastronomiche che si incrociano e si contaminano continuamente, producendo arricchimento e innovazione. Questa rassegna di film ci mostra che oggi l'alimentazione umana deve prendere la strada della transizione ecologica: i modi di produrre, distribuire e consumare il cibo devono mettere al centro il rispetto della vita sul Pianeta”.