mercoledì 25 settembre 2024


06/10/2011 11:04:29 - Provincia di Taranto - Attualità

Ore di panico a Crispiano. Ferita la madre del folle

 
Ha aggredito la madre e poi si è barricato in casa. Momenti di panico ieri mattina a Crispiano. Un uomo di 43 anni, che da qualche tempo soffre di disturbi psichici ed è in cura presso il Centro di salute mentale, ieri mattina è stato preda di un attacco violento. Dopo aver litigato con la madre, per futili motivi, l’ha aggredita brutalmente.
Ormai fuori di sé, le ha stretto le mani al collo e, privo di ragione e soprattutto di controllo, ha rischiato di strangolarla. Ma per fortuna le urla disperate della malcapitata hanno raggiunto gli altri figli della donna che si trovavano nei pressi dell’uscio e che sono riusciti a trarla in salvo e a riportare la situazione alla normalità.
La calma, però, è durata davvero poco. All’improvviso il 43enne è entrato in casa della madre e ha chiuso la porta alle sue spalle, barricandosi dentro l’appartamento. Prima di asserragliarsi in casa, il 43enne disoccupato, ha preso dalla cucina un grosso coltello e lo ha mostrato ai parenti. Poi ha chiuso porta, finestre, tapparelle.
Spaventati per le conseguenze del raptus, sono stati gli stessi familiari dell’uomo a chiamare i soccorsi. Per diverse ore il 43enne non ne ha voluto sapere di aprire la porta di casa e permettere ai medici di assisterlo.
Ci hanno provato i Carabinieri della stazione di Crispiano, i Vigili del fuoco, i Vigili urbani e i sanitari del 118. L’abitazione della famiglia, che si trova in contrada Lezza, nei pressi di via Taranto, tra Statte e Crispiano, è stata circondata dagli uomini delle forze dell’ordine e dai soccorritori.
L’uomo ha prima cercato di spiegare che si era solo difeso. Poi più nulla. Per una mezzora non ha dato segni di vita tanto che si è temuto il peggio. Intorno a mezzogiorno, ha aperto all’improvviso la porta e si è consegnato ai medici che da tempo lo hanno in cura. Sarà sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Sul posto, per coordinare le operazioni di soccorso, c’era il tenente Giuseppe Beltempo della compagnia di Massafra.










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