domenica 24 novembre 2024


19/10/2011 06:16:24 - Sava - Attualità

Un altro esporto dell’ambientalista Mimmo Carrieri

 
Una lettera al Prefetto, oltre che a tutte le autorità competenti in materia di igiene pubblico (Asl compresa), per segnalare il degrado di alcune zone del cimitero comunale di Sava. A firmarla è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri.
«Molteplici cittadini mi hanno segnalato la situazione di degrado venutasi a determinare all’interno dell’area cimiteriale, e, in particolar modo, riferita ad una zona riservata a fosse comuni» scrive Carrieri. «Un’area in cui sono tumulati 12 feretri è piena di cumuli di terra e inoltre, a causa del dislivellamento delle fosse rispetto all’asse stradale, nei giorni di pioggia viene invasa dalle acque. La trascuratezza dell’area in questione arreca un’indubbia offesa ai defunti e ai loro parenti, ma genera anche una dubbia situazione igienico sanitaria per la quale, ai fini della tutela della salute pubblica, chiedo al responsabile dell’Ufficio Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica della Asl di disporre, attraverso propri tecnici, una verifica sullo stato dei luoghi».
L’ambientalista savese indica anche un’altra situazione di degrado.
«Vorrei conoscere quali provvedimenti siano stati sinora adottati dall’Amministrazione Comunale (o che si intendano adottare in prossimità della Commemorazione dei defunti) per i due plessi dell’Associazione dei Combattenti e Reduci di Guerra, in uno dei quali sono tumulati circa 500 defunti» si legge ancora nell’esposto. «L’accesso ai parenti é interdetto con transenne fatte posizionare dai Vigili del Fuoco dal mese di ottobre 2010. L’accesso al secondo plesso, che di loculi ne ospita circa 250, è anche questo transennato dai Vigili del Fuoco per motivi igienici sanitari, e ai fini della tutela della sicurezza pubblica, a causa distacco di calcinacci dal soffitto.
Infine la terza segnalazione.
«Un’ampia area del cimitero è stata da tempo trasformata in discarica a cielo aperto: in aderenza al muro di cinta, vengono sistematicamente ammassate ghirlande funerarie rinsecchite, dove spesso ignoti appiccano il fuoco. Tutto ciò in violazione a quanto sancito dalla normativa vigente in materia di tutela ambientale, che prevede l’obbligatorietà di smaltire i rifiuti speciali nelle discariche autorizzate.
La condizione generalizzata di degrado ambientale e di carenza di igiene per la tutela della salute pubblica appare essere una condizione generalizzata».










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