venerdì 20 settembre 2024


28/10/2011 12:43:50 - Avetrana - Attualità

L’avvocato Coppi: «Su Sabrina mancano indizi di colpevolezza»

 
«Per me con le sentenze della Cassazione su Sabrina è cambiato molto. Il problema è di vedere come vengono valutate dagli altri. Sembra però che la Cassazione conti poco». Lo ha detto l'avv. Franco Coppi, difensore di Sabrina Misseri, poco prima di entrare nell'aula in cui si tiene l'udienza preliminare per il delitto Scazzi.
«La Cassazione - ha sottolineato Coppi - non ha dato per nulla ragione all'accusa. Anzi, la parte finale, a nostro avviso, conforta ulteriormente la tesi secondo la quale non ci sono indizi di colpevolezza a carico di Sabrina Misseri. Non è vero che i testimoni siano stati dichiarati attendibili. È stato detto che la motivazione del provvedimento su questi testimoni è esauriente e soddisfacente, il che non significa peraltro che questi testimoni abbiano un peso decisivo in relazione alle accuse di omicidio e di sequestro di persona, tanto è vero che la Cassazione, in relazione a questi reati, ha annullato i provvedimenti emessi dal giudice del merito». Coppi ha poi riferito di aver appreso solo oggi dai giornalisti, entrando in Tribunale, che ieri la difesa di un altro imputato, Cosimo Cosma, ha chiesto la riesumazione del cadavere di Sarah e un nuovo esame autoptico, senza comunque commentare l'iniziativa.
 
Gli elementi a favore. «In favore di Sabrina non ci sono solo i messaggi e le telefonate, ma c'è stato tutto un complesso di ulteriori riscontri che abbiamo sottoposto all'attenzione del giudice, comprese le prime dichiarazioni dei testimoni». Lo ha detto l'avvocato Coppi. «Guarda caso - ha aggiunto - la confessione di Michele Misseri coincide in tutto e per tutto con le prime dichiarazioni che sono state rese dai testimoni».
 
I testimoni. L'avvocato Coppi ha chiesto al gup di ascoltare in qualità di testimoni lo psicologo e lo psichiatra del carcere di Taranto, dove è stato detenuto per alcuni mesi Michele Misseri, e la figlia di quest'ultimo Valentina. Secondo il legale, in particolare allo psicologo e allo psichiatra Michele Miseri avrebbe più volte ribadito di aver ucciso lui la nipote Sarah Scazzi. Il procuratore aggiunto Pietro Argentino si è opposto alla richiesta sostenendo che l'audizione dei testimoni comunque non potrebbe incidere su una eventuale sentenza di proscioglimento nei confronti di Sabrina. Coppi ha inoltre preannunciando una istanza di revoca della misura cautelare nei confronti di Sabrina Misseri, detenuta nel carcere di Taranto dal 15 ottobre 2010.
 
«La confessione di Michele Misseri è la verità. La ritrattazione è invece menzognera. La ritrattazione della ritrattazione ha messo le cose a posto, spiegando tante cose». ha detto Coppi, che ha aggiunto: «Non solo che non ci sono gravi indizi di colpevolezza, ma che c'è la prova dell'innocenza di questa malcapitata».
 
L'omicidio di Sarah Scazzi avrebbe uno sfondo sessuale, ha sostenuto Coppi, uscendo dal Tribunale dopo l'arringa in udienza preliminare. «Noi riteniamo - ha detto il legale - che il delitto commesso da Michele Misseri sia ricollegabile ad un raptus sessuale o comunque ad un interesse sessuale nei confronti di questa bambina». Coppi ha riferito anche che gli è stato detto che durante la sua arringa Michele Misseri ha anche pianto. «Ho detto anche - ha aggiunto Coppi - che Michele Misseri è una caso interessante dal punto di vista psichiatrico, ma non ho certamente sostenuto che non abbia capacità di intendere e di volere. Ne ha anche troppa».
 
La difesa di Cosima. «La Cassazione con la sua sentenza ha già indicato la mancanza assoluta di indizi e valutazioni serie sulla posizione di Cosima Serrano». Lo ha dichiarato l'avvocato Luigi Rella, che difende Cosima Serrano (accusata con la figlia Sabrina dell'uccisione di Sarah Scazzi) insieme all'avvocato Franco De Jaco. «Nel mio intervento - ha aggiunto al termine dell'arringa tenuta oggi in udienza preliminare - ho sviluppato altri aspetti delle indagini, come le dichiarazioni del fioraio Giovanni Buccolieri e del testimone Donato Massari. Le dichiarazioni di Buccolieri mancano di riferimenti concreti e poi tutti parlano di un sogno che il fioraio avrebbe fatto». Buccolieri è colui che prima dichiarò agli inquirenti di aver visto il 26 agosto 2010 Cosima Serrano in strada costringere Sarah ad entrare in auto, ritrattando due giorni dopo e dicendo che si trattava di un sogno. Quanto a Massari, che più o meno negli stessi frangenti avrebbe visto transitare a velocità l'auto di Cosima, secondo Rella le sue dichiarazioni «non avrebbero alcuna attinenza, in relazione all'ora e al posto, con quanto realmente accaduto».
 
Riesumare il cadavere di Sarah ed eseguire una nuova autopsia perchè l'ora presunta del delitto indicata dalla procura potrebbe essere sbagliata o addirittura da dover far slittare di 7-8 ore. È la richiesta 'shock' avanzata ieri in udienza preliminare dall'avvocato Raffaele Missere, che con la figlia Serena Lucia difende Cosimo Cosma, nipote di Michele Misseri, accusato della soppressione del corpo della quindicenne Sarah Scazzi, avvenuta il 26 agosto 2010.
 
La richiesta ha trovato subito lo sbarramento della procura e dei legali di parte civile. Il gup Pompeo Carriere si è riservato la decisione. Intanto ha rigettato l'altra richiesta dei difensori di Cosma di stralciare la posizione processuale dell'imputato in attesa che la Cassazione renda note le motivazioni con le quali ha annullato con rinvio l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Cosma e Carmine Misseri, fratello di Michele, anche lui accusato di soppressione di cadavere. Secondo i difensori di Cosma, l'autopsia eseguita sui resti di Sarah il 7 ottobre 2010 sarebbe carente. In particolare in una memoria consegnata al giudice insieme alle considerazioni tecniche di un biologo, si chiede di verificare se nell'intestino della vittima ci siano o no residui di cibo. Inoltre viene chiesto di eseguire una radiografia dei resti del cranio di Sarah, anche in relazione alle ultime dichiarazioni autoaccusatorie fatte da Michele Misseri secondo le quali, quando venne strangolata, Sarah cadendo avrebbe urtato la testa su un compressore che si trovava nel garage dell'abitazione di via Deledda. In ogni caso, secondo i difensori di Cosma, l'imputato all'ora del delitto si sarebbe trovato in tutt'altra zona rispetto al pozzo nel quale venne poi nascosto il corpo di Sarah, o meglio Cosma sarebbe rimasto intento al lavoro tra l'ovile e le stalle adiacenti la sua abitazione di campagna. Se il gup dovesse accogliere la richiesta di riesumazione del cadavere e di nuova autopsia, l'udienza preliminare potrebbe durare diverse settimane.
 
Ieri è stato il turno anche dei difensori di Carmine Misseri e di alcuni presunti favoreggiatori. L'avvocato Lorenzo Bullo, legale di fiducia di Carmine Misseri, ha ribadito l'estraneità del suo assistito alla soppressione del cadavere di Sarah, ricordando anche il contributo di collaborazione che l'uomo avrebbe svolto rispetto agli inquirenti. Da parte sua l'avvocato Giovanni Scarciglia, ha sostenuto l'assoluta genuinità delle dichiarazioni dei suoi assistiti, tre imputati di favoreggiamento personale, ovvero Cosima Prudenzano, Anna Scredo e Antonio Colazzo, i quali avrebbero tentato di 'aiutarè il fioraio Giovanni Buccolieri nella ritrattazione del racconto fatto agli investigatori sul presunto sequestro di Sarah da parte di Cosima prima che la ragazzina fosse uccisa. Domani toccherà ai difensori di Sabrina Misseri, gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, e all'avvocato Luigi Rella, che difende Cosima Serrano. Quasi certa la presenza in aula sia di Sabrina sia di Cosima, oggi assenti.
 
C'è poi un nuovo colpo di scena sull'omicidio da una foto del corpo senza vita della giovane di Avetrana, sarebbero emerse infatti delle ecchimosi “a bracciale” di colore viola scuro che lascerebbero pensare a segni lasciati da una corda o da qualcosa che ha stretto in quel punto le carni quando la giovane era ancora in vita. In sostanza, emergerebbe chiaramente che ad uccidere la ragazza fossero stati in due.
La foto è ora al vaglio della Procura della Repubblica. I pubblici ministeri che si sono occupati delle indagini, hanno già convocato il medico legale, Luigi Strada, sottoponendogli la foto. Dall'esame autoptico, comunque, non era emersa traccia di quei segni ai polsi.
 
«Sul cadavere di Sarah Scazzi non c'era nulla di vistoso e dall'esame autoptico non è emerso nulla che potesse preoccuparmi». Lo ha dichiarato il prof. Luigi Strada, il medico legale che il 7 ottobre dello scorso anno eseguì l'autopsia sul corpo di Sarah. Strada così risponde indirettamente alla notizia pubblicata oggi sulle pagine della edizione locale di un giornale secondo cui, sulla base di una foto del cadavere, Sarah avrebbe dei segni, mai esaminati, sui polsi, come se qualcuno li avesse premuti prima che la ragazzina venisse strangolata. «Se qualcuno ha altre foto non lo so - ha aggiunto Strada - e se la procura riterrà di farmele esaminare, ovviamente lo farò». Da fonti della Procura intanto si smentisce che si stiano compiendo accertamenti su altre foto del cadavere di Sarah.










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