La mostra ideata e curata da Simone Mirto e Mimmo Vestita, dopo il successo estivo ottenuto a Grottaglie, viene riproposta con l’aggiunta di pezzi inediti nella città dell’enogastronomia di Noci
Bacco incontra la creta nella città dell’enogastronomia in occasione di Bacco nelle gnostre, una delle manifestazioni enologiche più importanti di Puglia, capace di catalizzare circa 100.000 visitatori nel weekend della passata edizione. L’appuntamento per degustare in anteprima il buon vino novello ma anche i corposi rossi ricavati dai vitigni autoctoni è in programma per sabato 5 e venerdì 6 novembre 2011 nelle suggestive gnostre del centro storico nocese.
Ospite della manifestazione quest’anno sarà la ceramica di Grottaglie (Ta), cittadina jonica rinomata anche oltre i confini nazionali per la sua antica tradizione legata all’argilla. Fortemente voluta da Pietro Liuzzi, Sindaco di Noci, la mostra monotematica interamente dedicata alla ceramica da vino di Grottaglie, aprirà i battenti venerdì 4 novembre alle ore 19.00 all’interno della suggestiva cornice del seicentesco Chiostro delle Clarisse di via Porta Putignano a Noci (Ba).
Esposti all’interno della mostra manufatti ceramici rigorosamente monocromi, robba gialla, bianca e verde intimamente legata al mondo del vino: alla conservazione, al trasposto ed alla mescita.
Capasoni alla vurtagghiese, alla capuana e relativi coperchi, minzane, vacaturi, trimmoni, ciot’le, cucchi, piatte, quartarune, quartare, mute, sruli, bucali, buttije e bicchiere, una vasta gamma di manufatti ceramici appartenenti alla tradizione pugliese e di cui si è quasi persa memoria. Di particolare pregio e rarità alcuni oggetti presenti in mostra, tra cui una spiritera realizzata in argilla rossa da fuoco utilizzata per i distillati, una scolabicchieri unica nel suo genere, ed un capasone nella colorazione verde ramina di produzione tardo settecentesca.
Una selezione di manufatti, provenienti da una collezione privata, che copre circa tre secoli dalla fine del Settecento alla prima metà del Novecento, periodo in cui la cittadina delle ceramiche ha dettato legge ma soprattutto stile nel campo della ceramica rustica meridionale.
Nel corso dell’Ottocento infatti la ceramica d’uso grottagliese attraversa un periodo di vero fulgore artistico ed economico. Gran parte della popolazione era impiegata nelle botteghe ceramiche ed i manufatti che uscivano dalle antiche fornaci venivano esportati in regioni vicine come Calabria e Basilicata ma si diffusero rapidamente anche nei mercati della Turchia, dell’Albania, dei Balcani e di numerose isole dell’arcipelago greco favorite dalla vicinanza dell’importante snodo commerciale del porto di Taranto.
Una tipologia, quella della ceramica rustica, spesso poco considerata dal grande pubblico ma che nell’ultimo decennio incontra sempre più il gusto dei collezionisti sia per l’eleganza della linea che per la brillantezza dei colori. Una produzione che racchiude in se una stratificazione formale e funzionale che affonda le proprie radici nel basso medioevo.
La mostra ideata e curata da Simone Mirto e Mimmo Vestita, dopo il significativo successo ottenuto nella passata edizione svoltasi nel Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie (Ta) nel mese di agosto, viene riproposta con l’aggiunta di nuovi pezzi inediti al cospetto del grande pubblico che affolla la cittadina della bassa murgia in questo periodo dell’anno. Continua quindi il momento fortunato per la ceramica d’uso grottagliese che dopo la mostra ad essa dedicata presso l’Historisches und Völkerkundeumuseum di San Gallo in Svizzera varca nuovamente i confini cittadini per approdare a Noci (Ba) in occasione della fortunata manifestazione Bacco nelle gnostre.