Lo scorso anno il sostegno fu fornito a novembre. Questo non si avrà prima di gennaio. In questo tempo, gli studenti non sono in condizioni di seguire le lezioni
Trentatre studenti con deficit uditivo delle scuole superiori della provincia di Taranto attendono ancora, a distanza di due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, la nomina e l’invio degli assistenti alla comunicazione LIS. Si tratta di una forma di sostegno specialistico essenziale per questi ragazzi, di cui si fa carico la Provincia di Taranto (in particolare l’assessorato alle Politiche Sociali). Senza gli assistenti alla comunicazione, i ragazzi non sono in grado, naturalmente, di poter seguire le lezioni. E, pertanto, frequentano le aule senza alcun tipo di profitto.
Negli ultimi anni questo servizio era affidato alla cooperativa sociale onlus “Segni di Integrazione Puglia”, di cui fanno parte ben 27 assistenti alla comunicazione LIS, validi e preparati, che con il loro intervento hanno garantito ad ogni alunno la perfetta fruizione delle lezioni e l’integrazione scolastica. Diritti, questi, che non possono e non devono essere assolutamente negati a nessun alunno.
E’ facile immaginare lo sconforto, l’indignazione e la delusione che stanno provando in questo momento questi alunni (che sono ben 33) e le loro rispettive famiglie, che si sentono abbandonati ingiustamente.
Ma perché questo ritardo nell’attuazione del servizio? Dalle informazioni in nostro possesso, il ritardo non è legato alla disponibilità della cooperativa, che sarebbe pronta a far partire il servizio immediatamente. Il vero problema è la carenza dei fondi, che alla Provincia vengono garantiti dalla Regione. Fondi che quest’anno sono arrivati in grande ritardo: non più giugno (come accadeva negli anni passati), bensì il 25 ottobre. Non solo. I fondi sono stati anche sensibilmente decurtati: un terzo rispetto alla somma erogata sino all’anno scorso.
«Ma come si può fare questo? Era necessario tagliare proprio su quei fondi per far fronte ad altre spese?» ci dicono alcune famiglie di alunni interessati dal problema. «Forse chi ne è responsabile non ha realmente capito quanto sia importante e indispensabile l’assistenza alla comunicazione per gli alunni con deficit uditivo.
Confidiamo in chi può fare qualcosa affinchè il servizio di assistenza alla comunicazione possa partire al più presto perché ci sono alunni che ne hanno un disperato bisogno».
Servizio, però, che, verosimilmente, non potrà iniziare prima di gennaio, quasi, ovvero, a metà dell’anno scolastico. Non solo. Se i fondi, come pare, non saranno sufficienti (nella stessa situazione si trovano anche gli alunni con deficit visiva o con gravi menomazioni), occorrerà stabilire delle linee guida per elaborare una graduatoria, privilegiando e sostenendo solo i casi più gravi. E gli altri? Potrebbero essere messi in condizione di rinunciare a frequentare la scuola.