mercoledì 25 settembre 2024


10/11/2011 19:54:38 - Provincia di Taranto - Attualità

Il generoso cavaliere dal mantello rosso del mondo cristiano a protettore del vino novello

 
Nonostante la concorrenza sleale sia diventata anche prerogativa della schiera dei santi nel contendersi la palma del calice d’annata, nel Salento spetta a San Martino il priorato sul vino novello, rendendolo il protettore del nettare degli dei.
Santo per aver donato il suo mantello ad un uomo poi in seguito rivelatosi come Gesù, che ne diffuse la venerazione ovunque, la fama del santo arrivò sino ai Celti, che pur snaturando la sua figura da ogni connotazione cristiana, ne tradussero le fattezze nella gloria di un cavaliere dal mantello nero su un cavallo nero, con il potere sugli inferi, tanto da far nascere la nuova natura dai semi persi nel mondo dell’oscurità e simbolo di sterilità.
La coincidenza dei suoi festeggiamenti nel mondo celtico, origine delle leggende che poi invasero anche l’Europa, con il mese di semain, che da Halloween in poi, segna il passaggio dalla stagione estiva a quella della transumanza verso la montagna, affollato di spiriti richiamati dall’aldilà dalla prelibatezza del cibo e del vino dei vivi, colloca il cavaliere Dio, e per estensione il generoso cavaliere dal mantello rosso del mondo cristiano a protettore del vino novello, nel quale si affogano i desideri e i dispiaceri di un nuovo anno, alleviandone pene e dolori, regalando il privilegio di irrorare il sangue umano del fermentare della novità dei grappoli giunti a maturazione, nella speranza che questo sia foriero di ogni benedizione sulla umana salute.
Diciamolo a bassa voce se vogliamo evitare che i tagli della Regione Puglia mettano il lucchetto anche sulle botti, che per tre giorni, assicureranno tante bollicine in tutte le varianti autoctone, di scuri, rosati, bianchi, dry, spumanti e via discorrendo, e che si sposano perfettamente con quell’odore di fritto che pervaderà il mondo in prossimità del Natale, insieme alla consueta atmosfera di buonismo da naftalina.
Cantine in fermento per la serata di San Martino dal potere portentoso di trasformare ogni mosto in vino perchè inebri quanti si assaggeranno il primo sorso del vino nuovo. Attenzione agli eccessi però!!!
 
Mimmo Palummieri










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