mercoledì 25 settembre 2024


10/11/2011 19:57:26 - Provincia di Taranto - Attualità

Palese (Pdl): «Un vero blitz»

 
Due dirigenti per il consiglio regionale, uno per l’Avvocatura, il responsabile della comunicazione istituzionale. E ancora: sei dirigenti per il Bilancio, cinque per l’Ambiente, quattro per i Lavori pubblici. Il totale fa 29. Ventinove dirigenti a tempo indeterminato che la Regione ha deciso di assumere, entro il 31 dicembre, peraltro avendo i fondi per pagarne solo 11. Il piano assunzionale è stato approvato dalla giunta regionale martedì, con una delibera fuori sacco che fa gridare al blitz i sindacati.
 
La Cisl si era espressa «negativamente» e aveva chiesto «di rinviare» la delibera, la Uil è molto più esplicita: «I requisiti richiesti per i nuovi incarichi dirigenziali - attacca il segretario aziendale Giacomo De Pinto - sembrano tagliati su misura per nominativi non ancora noti, ma già identificati: abbiamo verificato, e nessuno degli interni potrà aspirare alla nomina. Siamo di fronte a una proliferazione di nuovi uffici, con una fumosa indicazione delle competenze e senza tenere conto delle effettive necessità della struttura».
Nella delibera proposta dall’assessore al Personale, Maria Campese, le risorse disponibili sono quantificate in 1,11 milioni di euro: significa che per 18 dei 29 dirigenti la Regione sarà costretta a ricorrere alla mobilità. I sindacati segnalano insomma che di fatto vengono bypassate le graduatorie del concorso pubblico chiuso appena un anno e mezzo fa, con decisioni discrezionali che penalizzerebbero soprattutto il personale interno dichiarato idoneo. Ma, soprattutto, contestano la scelta di fondo: con il problema della retrocessione che riguarda 561 funzionari, gli uffici si stanno svuotando delle funzioni intermedie. Dunque i (pochi) fondi disponibili avrebbero potuto essere impiegate per coprire 35 assunzioni della categoria «D». Ma la Regione si difende sottolineando l’assoluta carenza di dirigenti.
 
A fronte di 209 posti in pianta organica, ne risultano occupati soltanto 154 (di cui 70 sono neo-assunti): ma 7 sono in aspettativa, 3 svolgono funzioni di direttore d’area, altri 17 andranno in pensione da qui al 2013. Ci sono insomma 59 «buchi», e risultano scoperte poltrone fondamentali in alcuni uffici strategici (vedi l’ufficio Via, l’ufficio accreditamenti sanitari, la dirigenza dell’avvocatura) oggi affidati con incarichi a interim. E c’è anche - lo sottolinea la Uil - il caso dell’avvocato coordinatore Nicola Colaianni, «con cui è stato stipulato un contratto di consulenza a ore non idoneo a una figura dirigenziale».
Nel 2010 la Regione ha speso 176 milioni di euro per il personale, cifra che quest’anno dovrebbe scendere a 163. Ma quei 13 milioni risparmiati, per effetto delle norme emanate nel 2010, non possono più essere impiegati nelle assunzioni: il «tesoretto» è pari al 20% dei risparmi ottenuti da pensionamenti, calcolati in poco più di 5 milioni. Soldi che - secondo la Regione - vanno spesi entro fine anno: dai qui la fretta per l’infornata di nuovi dirigenti










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