venerdì 20 settembre 2024


10/11/2011 20:39:51 - Avetrana - Attualità

Richiesta di scarcerazione di Sabrina e Mimina: da oggi cinque giorni per decidere

 
Ormai è un continuo open space il caso Scazzi tra la Procura di Taranto, Avetrana ed il resto d'Italia, sempre prodigo di continui colpi di scnea che hanno rubricato la vittima a ruolo di sfondo.
La notizia di oggi è quella che i legali di Sabrina e Cosima Misseri, imputate di concorso in omicidio volontario, occultamento di cadavere e sequestro di persona, hanno depositato la richiesta di scarcerazione delle due donne, i cui provvedimenti detentivi sarebbero ingiustificati in considerazione di un quadro accusatorio sempre più indiziario, corroborato dalle ultime dichiarazioni degli psicologi del carcere di Taranto, ai quali Michele Misseri avrebbe detto, a più riprese, di essere l'esclusivo assassino della nipote.
Da oggi, dunque, cinque giorni per decidere da parte del Gup Pompeo Carriere, il quale entro lunedì, in cui si terrà l’ennesima udienza preliminare prima dell'inizio del processo vero e proprio, dovrà pronunciarsi sul futuro di Sabrina, in carcere dall’ottobre scorso, e sulla madre Cosima, coinquilina dell'istituto di detenzione da maggio, prima della scadenza dei termini di custodia.
Niente di nuovo è emerso dall'interrogatorio di Michele, sempre più in preda ai vuoti di memoria quando compare dinnanzi ai giudici, almeno quanto prodigo di elucubrazioni quando si trova via cavo.
Il non ricordo è stata l'unica risposta alla domanda relativa all'infedele patrocinio pluriannunciato di De Cristoforo, uno dei suoi legali, accusato di averlo indotto ad accusarsi della violenza sessuale sulla nipote al solo scopo di salvare la pelle alla figlia Sabrina.
Inoltre, il no alla riesumazione del corpo di Sarah, fa incassare le picche ai legali di uno degli imputati nel giallo di Avetrana, Cosimo Cosma, accusato di concorso in occultamento di cadavere dallo stesso Michele, che dal canto suo, continua a scagionare lo stuolo di indagati, ben sedici, accusati a vario titolo di essere entrati nella vicenda, Procura sempre più in tilt se si considera le carte che si moltiplicano a dismisura tra richieste varie inoltrate da legali ed affini.
Chi vivrà vedrà!! Ma a quando la soluzione definitiva del giallo del secolo? Forse mai come dicono i disfattisti di turno, o al prossimo indagato per la spasmodica ricerca di un colpevole e non del colpevole ?
 
Mimmo Palummieri










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