mercoledì 25 settembre 2024


13/11/2011 08:15:03 - Provincia di Taranto - Attualità

Stanziati un milioni e 200mila euro

 
Rientra nell’ambito della misura 2.1 (sottomisura 3 –art. 31 Reg. Ce 1198/2006) il FEP a mezzo del quale la Regione Puglia indennizzerà i molluschicoltori jonici per l’arresto temporaneo della raccolta del prodotto allevato in Mar Piccolo. Le risorse a disposizione dei produttori ammontano a 1milione e 200 mila euro circa; a renderlo noto è stato l’ assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefano, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte i presidenti di: Agci Pesca, Emilio Palumbo; di Confcommercio, Leonardo Giangrande; Confcooperative, Carlo Martello; Lega Pesca, Cosimo Bisognano;  l’amministratore del Centro Ittico Tarantino, Massimo Giusto.
L’indennità  può essere concessa nei casi in cui   la contaminazione – dovuta alla proliferazione di plancton tossico o biotossine- determini la sospensione della raccolta per motivi sanitari;  si tratta comunque di un intervento realizzabile per un massimo di dodici mesi, pertanto non di una misura che va a tamponare una situazione di criticità permanente.  I tecnici dell’Assessorato hanno illustrato le modalità operative della Misura che prossimamente si appresta a passare alla fase di istruttoria delle domande. 
Certamente l’intervento della Regione Puglia è una risposta seria e concreta ad una emergenza che ha messo in serissime difficoltà gli operatori del settore, ed è  un segnale di interesse ad un settore dell’ acquicoltura regionale nel quale metà della produzione è costituita dai mitili (dati ISMEA 2010: 116 000 t/anno per 80 M€).
 
Lo scenario delineatosi con la emergenza esplosa la scorsa estate pone problematiche   che meritano –hanno evidenziato le Associazioni di categoria- un livello di approfondimento e di confronto continuo tra rappresentanze di categoria, pubbliche amministrazioni e Regione. A tal scopo le Associazioni hanno consegnato all’assessore Stefano un documento congiunto di proposte operative nel quale – in vista del trasferimento temporaneo dei campi mitili negli specchi d’acqua antistanti il lungomare di Taranto - si chiedono interventi finalizzati ad: individuare le fonti di inquinamento delle acque e le procedure per il sostegno finanziario ai progetti di bonifica del Mar Piccolo in relazione ai percorsi individuati dal CNR; la deroga alle norme che regolano la distanza minima dalla costa degli impianti; l’ampliamento degli specchi d’acqua concessi; la pubblicazione di nuove misure FEP a sostegno dell’emergenza del comparto in relazione alla possibilità di incentivare la riconversione degli impianti verso altre forme di acquicoltura.
 
Il tema del recupero e della bonifica del Mar Piccolo è di prioritaria importanza per i mitilicoltori che legano la unicità e la tipicità della cozza tarantina al suo naturale sito di allevamento che è, e resta, il Mar Piccolo. Pertanto il ritorno degli impianti negli specchi d’acqua del Mar Piccolo resta un obiettivo primario al quale sono legati  i progetti presentati  alla Regione Puglia, ancor prima dell’emergenza di agosto, per la valorizzazione del settore.
Il ‘Distretto Produttivo della Pesca e Acquicoltura pugliese’ riconosciuto con deliberazione (n.816) della Giunta regionale, il 3 maggio 2011, rappresenta la conclusione di un percorso lungo ed elaborato, al quale le associazioni di categoria del settore hanno creduto contribuendovi con grande impegno, ed il punto di partenza da cui prendere il via per attuare un programma di sviluppo della mitilicoltura tarantina.










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