mercoledì 25 settembre 2024


15/11/2011 20:12:08 - Provincia di Taranto - Attualità

In periferia si tagliano i reparti, a Taranto si insiste con il San Raffaele

 
Adesso non ci sono più dubbi: il nuovo ospedale pubblico di Taranto, il San Raffaele del Mediterraneo, si farà. La pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale è il primo passo verso la realizzazione del polo sanitario e universitario in riva ai due mari. “Questa fase – spiega in conferenza il presidente della Fondazione San Raffaele del Mediterraneo, Vittorio Dell’Atti – segue quella del primo agosto in cui il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha confermato l’intenzione da parte dell’Ente di proseguire nell’attività di sperimentazione gestionale”.
“Parliamo – continua – del più moderno e funzionale ospedale d’Europa centrato su tre pilastri fondamentali: assistenza, ricerca e didattica. La Fondazione San Raffaele del Mediterraneo concorrerà al potenziamento dell’offerta formativa universitaria di Taranto.
L’ospedale San Raffaele del Mediterraneo ospiterà due corsi di laurea già attivati dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari Aldo Moro (accordo stipulato il 21 ottobre scorso): Scienze Infermieristiche (100 studenti all’anno) e Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro (30 studenti all’anno)”.
L’obiettivo è ambizioso.
“Puntiamo – conclude Dell’Atti – ad attivare il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia da 60 posti, con l’eventuale possibilità di svolgere le lezioni anche in lingua inglese. La volontà è di realizzare strutture organizzative per l’alta formazione. L’integrazione con l’Università di Bari si realizzerà con apposite convenzioni e collaborazioni”.  
Vito Santoro, direttore della Fondazione San Raffaele del Mediterraneo, analizza altri aspetti della questione.
“Il progetto San Raffaele del Mediterraneo esiste così come la copertura finanziaria”. “Sono state fatte troppe strumentalizzazioni intorno a questo progetto, un investimento di 210 milioni di euro: non è vero – attacca – che questo ospedale porta la riduzione di posti letto: avevamo stabilito che il fabbisogno per il territorio fosse di 572 posti letto, il nuovo piano di rientro ne prevede 573, quindi non c’è nessun taglio”.
E aggiunge.
“L’indice per misurare l’efficienza di un’ospedale non sono i posti letto ma il numero dei ricoveri: rispetto ai 648 posti letto esistenti (prima del piano di rientro) che producono 28.000 ricoveri, il nostro obiettivo è 572 posti letto con 30.000 ricoveri”. “Oggi per noi è un giorno di festa: è terminato il lungo iter amministrativo-politico e siamo passati alla fase della realizzazione. Dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto (la scadenza del bando è fissata al 29 febbraio 2012), ci saranno due ulteriori passaggi: i due livelli di progettazione (definitivo ed esecutivo) andranno prima verificati da un organismo terzo, poi validati dalla nostra area tecnica (Rup) e poi dovranno essere valutati separatamente, uno dalla Giunta e uno dal dirigente dell’urbanistica. Prevediamo l’apertura del cantiere per il 2013 e la fine dei lavori nel 2015-2016”.
Infine i ringraziamenti.
“Voglio ricordare Mons. Motolese che insieme a don Verzè ha dato vita a questa iniziativa. Ringrazio il presidente Vendola e tutta la Giunta; Renato Botti (direttore generale del San Raffaele di Milano, vice presidente della Fondazione) per l’apporto nell’ambito della sperimentazione gestionale; la direzione sanitaria del San Raffaele di Milano, lo staff del San Raffaele del Mediterraneo. Ringrazio l’Asl e il Comune di Taranto, in modo particolare gli assessori Fiore e Pelillo perchè hanno consentito di rendere irreversibile questo progetto”.  
 
Nicola Sammali










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