mercoledì 25 settembre 2024


19/11/2011 07:07:03 - Provincia di Taranto - Attualità

Anche domani i negozi chiusi: la posizione di Confcommercio e Confesercenti

Domenica 20 novembre i negozi del commercio al dettaglio del capoluogo resteranno chiusi, ciò è quanto ribadito stamane nel corso della riunione congiunta degli Organi dirigenti di Confcommercio e Confesercenti provinciali.   
Le Associazioni ribadiscono che tale decisione è motivata esclusivamente dal fatto che l’Amministrazione comunale è venuta meno agli impegni assunti in merito alle  iniziative di promozione e comunicazione delle aperture domenicali di ottobre e di novembre, e poichè l’esito delle già effettuate aperture domenicali di ottobre e del 6 novembre scorso è stato negativo, è stato perciò deciso di non effettuare la programmata apertura di domenica prossima.
Quanto all’incontro a Palazzo di Città, tra il sindaco Ippazio Stefano ed i lavoratori del  commercio, dopo la recente iniziativa di protesta di un gruppo di dipendenti del settore, Confcommercio e Confesercenti Taranto   ritengono che non sia accettabile che l’ Amministrazione comunale, rimetta in discussione accordi che sono stati: assunti a chiusura di un difficile e lungo percorso giudiziario -rispetto a cui l’Amministrazione ha svolto un ruolo primario (ricorsi dinnanzi al TAR di Lecce)- e  raggiunti in un’ ottica di riequilibrio delle istanze economiche e sociali avanzate da tutte le parti coinvolte (le rappresentanze del commercio, della distribuzione organizzata, dei consumatori e dei lavoratori), disconoscendo tra l’altro il ruolo di rappresentanza dei sindacati dei lavoratori.
Purtroppo, la risposta del primo cittadino ha ingenerato confusione e ha alimentato attese che non potranno essere confermate. E’ stato dichiarato infatti che sarà chiesto alla Regione Puglia di rivedere le norme sulle aperture domenicali e festive, ben sapendo che ciò non sarà possibile dal momento in cui la Regione stessa sta valutando di ricorrere alla Corte Costituzionale contro la legge nazionale (n.111 del 15 luglio 2011) che invade le competenze regionali sul commercio. Inoltre  esiste un impegno del Governo nei confronti delle istituzioni europee a liberalizzare, entro il 1° marzo 2012, gli orari degli esercizi commerciali. Eventualità che porterebbe, a partire  dal 2012, alla liberalizzazione totale.
Come s’è detto, la protesta di un gruppo di lavoratori del settore ha riaperto i termini di una concertazione che aveva visto il Comune di Taranto nelle sue naturali funzioni di mediatore del tavolo, e non già di portatore di interessi. Pertanto, non si comprende perché ora  il primo cittadino –avendo personale contezza dei fatti- abbia rimesso in discussione la sua stessa ordinanza sindacale, e si sia fatto promotore di una discutibile iniziativa ‘L’invito alla cittadinanza a disertare lo shopping nella giornata dell’8 dicembre’, tra l’altro in un momento di grande difficoltà economica per il settore, in cui sono in pericolo non solo la sopravvivenza delle imprese, ma gli stessi posti di lavoro.










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