domenica 10 novembre 2024


20/11/2011 10:46:31 - Avetrana - Attualità

Cosma: «Ciò che è accaduto negli ultimi anni denota un chiaro ed inequivocabile fallimento della capacità di governare del centro-sinistra nella Regione Puglia, che non è stato osteggiato in alcun modo dall’opposizione, in particolar modo dal PDL»

 
«Nell’ultimo mese siamo rimasti ad osservare le diatribe politiche tra gli opposti schieramenti di destra con quelli di sinistra, nello scambio delle reciproche accuse sull’inadeguatezza nell’affrontare e risolvere problemi e tematiche sociali che riguardano l’area del versante orientale della provincia jonica. Non abbiamo voluto polemizzare con alcuno, non abbiano voluto puntare nemmeno il dito di fronte alle inette capacità di alcuni rappresentanti politici, tantomeno evidenziare il disamore di alcuni di quest’ultimi nel salvaguardare gli interessi collettivi.
Adesso è giunto tuttavia il momento di dare voce alle nostre rimostranze. Lo facciamo in ultima battuta, poiché, sapientemente e con inevitabile ponderatezza, abbiano ritenuto necessario ascoltare e leggere le diverse versioni di ognuno prima di raggiungere il nostro responso.
Il FLI di Avetrana condanna la politica del governo regionale, che dopo aver vinto le elezioni del 2005 e nel 2010 promettendo una rielaborazione del piano ospedaliero della Regione Puglia con l’apertura di alcuni ospedali chiusi dal precedente governo dall’ex Ministro FITTO fino a proporre di abolire i ticket nella sanità, oggi, serve il conto di un risultato disastroso nei suoi contenuti, caratterizzato dal ridimensionamento logistico ed organico di alcuni ospedali, tra i quali spicca per gravità la situazione del Giannuzzi di Manduria, oltre che prendere atto anche dell’aumento degli stessi ticket, vale la pena citare il ripristino del pagamento di quello sulle ricette farmaceutiche. Ciò denota un chiaro ed inequivocabile fallimento della capacità di governare del centro-sinistra nella Regione Puglia, che non è stato osteggiato in alcun modo dall’opposizione, in particolar modo dal PDL. Non abbiamo fatto altro che osservare in questi giorni il continuo scarica barile delle responsabilità tra i vari amministratori, accusati dai cittadini di aver completamente dimenticato di porre come prioritaria l’esigenza di mantenere la massima efficienza dell’Ospedale di Manduria che, per quanto periferico dal punto di vista geografico, non può ignorarsi che va ad abbracciare un bacino di utenza così vasto che valica anche i confini provinciali interessando conseguentemente anche i comuni limitrofi dell’area brindisina. Come possiamo dimenticare i proclami di crescita dell’ospedale di Manduria, esternati dal alcuni esponenti del PD in occasione di una visita nel maggio scorso nell’Ospedale di Manduria, tra i quali l’On. Ludovico VICO e di altri esponenti regionali e provinciali del suo partito. Dobbiamo forse apprezzare l’onestà politica del consigliere provinciale del PD Bartolo PUNZI, dimessosi dal partito per protestare contro i tagli o quella del chirurgo Roberto MASSAFRA, esponente del PD di Manduria, che si è scagliato aspramente contro i fallimenti e le mancate promesse del centro sinistra, oppure, in ultimo, la decisione di passare all’opposizione del consigliere provinciale Giuseppe TURCO. Ma il mea culpa oggi non è sufficiente a ridare dignità alla funzionalità di un ospedale e di tutti quei lavoratori della sanità che rischiano il trasferimento in altra sede, se non interviene una nuova valutazione del piano sanitario ospedaliero, con particolare attenzione al problema dell’Ospedale di Manduria. Ancor più grave è da rilevare il disinteresse iniziale delle varie amministrazioni dei comuni interessati, in massima parte del PDL, che non hanno saputo affrontare tempestivamente la problematica prima che questa invece degenerasse. Eclatante è l’assenza del Sindaco di Manduria, che ancora oggi si fa sostituire dai suoi consiglieri comunali in importanti incontri presso la Prefettura e l’ASL , nel corso dei quali sono in ballo le sorti dell’Ospedale Giannuzzi. Possiamo comprendere gli impegni professionali o comunque di natura personale, ma uno sforzo nella presenza sarebbe stato alquanto necessario.
Del resto non possiamo ritenere di delegare solo ai cittadini, attraverso la costituzione in comitati, come quello del Pro Giannuzzi o quello contro l’impianto del depuratore consortile per lo scarico a mare, il compito di protestare e difendere il diritto alla salute o la salvaguardia ambientale, in un territorio già maltrattato e frustrato per le sue carenze endemiche.
Il FLI di Avetrana, neofita nello scenario politico locale, è fortemente convinto che solo attraverso le denuncie, le rimostranze, il dissenso, può darsi luogo a quel processo di rinnovamento che non obblighi il cittadino a soggiacere alle inadempienze della politica e dei suoi esponenti. Auspichiamo pertanto che tutti i rappresentanti politici, di qualsiasi schieramento, abbiano la consapevolezza di dover amministrare con attenzione, impegno e solerzia, secondo l’etica della responsabilità e sulla base di una politica, che non sia solo scontro e propaganda, ma si ispiri a valori e programmi concreti per garantire l’interesse ed il bene comune. Nel frattempo sarà nostro impegno vigilare affinché questo avvenga e non esiteremo ad esternare le nostre rimostranze rendendo partecipi gli stessi cittadini».
 
Il coordinatore FLI Avetrana
Remo COSMA










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