Per il Gup evidentemente a carico delle due imputate ci sono molto più dei semplici indizi contestati dalla difesa
Adesso è ufficiale: dopo le copiose udienze preliminari nella corte di Assise del Tribunale di Taranto, il Gup Pompeo Carriere ha rinviato ieri, 21 novembre, a giudizio le due donne del villino di Via Deledda, Sabrina e Cosima Misseri.
Per il Gup evidentemente a carico delle due imputate ci sono molto più dei semplici indizi contestati dalla difesa, ma prove schiaccianti che le spediscono direttamente al 10 gennaio 2012, data dell'inizio del processo, con un fardello piuttosto pesante con la conferma dei reati di sequestro di persona, concorso in omicidio ed occultamento di cadavere da spartire in tandem ai danni della nipote e della cugina della quote rose della casa dei misteri.
Più leggero il cilicio di Michele Misseri al quale il Gup ha contestato il solo reato dell’occultamento di cadavere della nipote Sarah Scazzi, nonostante le copiose esclusive rilasciate in pieno stile Misseri che, a suo dire, lo inchioderebbero al solo ruolo di killer omicida.
Nove in tutto i rinviati a giudizio, mentre tutti assolti i quattro avvocati coinvolti nella vicenda, Emilia Velletri accusata di soppressione di atti veri, Gianluca Mongelli, accusato per favoreggiamento personale, Francesco De Cristofaro, accusato di infedele patrocinio, Vito Russo, accusato di favoreggiamento.
Prosciolta anche la cognata del fioraio di Avetrana (il quale aveva dichiarato di aver visto salire con la forza Sarah nella macchina Opel della zia della ragazza il giorno del delitto, prima che ritrattasse tutto), la sign. Anna Scredo, cognata di Giovanni Buccolieri, anch’ella accusata di favoreggiamento personale, mentre restano tutte confermate le accuse al cognato, Giovanni appunto ed al marito, Antonio Colazzo, nonchè alla suocera Cosima Prudenzano.
Il numero 13 notoriamente legato alla buona sorte non ha elargito il suo carico di fortuna se delle 13 imputazioni solo quattro hanno visto l’assoluzione. Stupisce il consueto e gratuito one man show di Michele Misseri alla fine dell’udienza, in cui ribadisce la sua piena colpevolezza, il dolore per la freddezza della moglie e della figlia, mentre sfodera un allure davvero invidiabile per il volto decisamente da restyling chirurgico, il rinnovato look, la parlantina sempre più svezzata alla conoscenza della legge, quando, come se nulla fosse, dice che non ci sono prove a carico della moglie e della figlia, almeno quanto ce ne sono sulla sua testa.
Inoltre fa notizia la paura che avrebbe detto di sentire a casa sua che, strano, avverte di giorno tanto da essere spinto dal bisogno di trovare ricovero presso la casa di un fratello, improvvisamente ridotta in polvere la notte quando riesce a dormire tranquillamente da solo a casa. Roba strana davvero, per l’inversione di tendenza sulla norma.
Insomma, a dopo le feste il tutto, quando speriamo si sappia chi ha fatto che cosa......!!!
Mimmo Palummieri