Si tratta di Americo Mancini
Alle ore 23.50 circa di giovedì 26 marzo 2009 giungeva una richiesta telefonica sul 112, da parte dei familiari di CICCOLELLA Antonio, 31enne, sorvegliato speciale di P.S., nel corso della quale si segnalava che questi era stato ferito a colpi di arma da fuoco all’interno della sua abitazione in via Parisi n. 9, da ignoti attentatori travisati.
Dopo aver prestato i primi soccorsi al CICCOLELLA, il quale veniva ricoverato in ospedale con ferite da arma da fuoco al piede ed alla gamba sinistra (prognosi di 20 gg. s.c.), in loco venivano condotti accertamenti e rilievi tecnici che facevano però emergere alcuni dubbi sulla reale dinamica dell’evento. In particolare, rispetto alle dichiarazioni assunte vi erano tracce ematiche lasciate dal ferito lungo la scalinata di accesso alla sua abitazione disposte in maniera tale da smentire la sua ricostruzione. Contemporaneamente veniva condotta dai militari del Nucleo Investigativo incessante attività infoinvestigativa che consentiva di risalire al nominativo di almeno uno degli attentatori, corrispondente a MANCINO Americo, 30enne, operaio, censurato.
Allo scopo di verificare se presso l’abitazione di quest’ultimo si potessero rinvenire tracce pertinenti al reato, i militari del Nucleo effettuavano nel pomeriggio di ieri (28.03.2009), un’accurata perquisizione domiciliare presso l’abitazione di via Messapia abitata dal Mancino. Durante tale operazione si rinveniva un revolver cal. 38 special marca Smith & Wesson, illegalmente detenuto. Ciò determinava immediatamente l’arresto del Mancino appunto per l’illegale detenzione dell’arma da fuoco.
In tale contesto il Mancino avrebbe rilasciato prime parziali ammissioni circa il fatto che era stato lui la sera del 26 scorso a gambizzare il Ciccolella.
Le motivazioni del grave attentato sarebbero da ricondurre ad un dissidio tra i due sfociato nelle estreme conseguenze, ma in realtà, visti anche i precedenti penali di entrambi i protagonisti la vicenda, non si escludono altri moventi che sottenderebbero la conduzione di attività illegali, e fra di esse spiccherebbe quella legata agli stupefacenti.
Per quanto attiene il Ciccolella, alla luce dei nuovi elementi raccolti si stanno facendo le opportune valutazioni per verificare sue eventuali responsabilità penali in ordine ai reati di favoreggiamento personale (per avere eluso le investigazioni dei CC operanti con le sue dichiarazioni mendaci) e di violazione alla sorveglianza speciale di P.S. cui era sottoposto e che gli imponeva il rientro presso la sua abitazione sin dalle ore 21.00 di sera.
Nel corso delle indagini, all’indomani del ferimento erano state segnalate delle chiazze di sangue presso il distributore Erg di via Cesare Battisti, per cui si stanno conducendo ulteriori accertamenti volti a verificare se sia questo luogo appartato il punto in cui il Ciccolella è stato effettivamente ferito.