martedì 26 novembre 2024


14/12/2011 10:13:10 - Provincia di Taranto - Attualità

 

Manovra, prelievo 15% sulle pensioni d’oro. Salta liberalizzazione taxi, resta quella delle farmacie che minacciano serrata.

Slittano dal 2012 al 2013 alcune norme sulle liberalizzazioni, tranne quella sulle farmacie (che infatti si dichiarano pronte a una serrata, probabilmente già lunedì prossimo). È una delle novità contenute nel pacchetto degli emendamenti già presentato dal relatore. Alla Camera arrivano i nuovi emendamenti che contengono le modifiche sulla perequazione delle pensioni, l'Imu ammorbidita in relazione a redditi e carichi familiari, le Province e forse i tagli ai parlamentari. Il calendario è serrato: il decreto salva-Italia approderà al Senato il 21 per essere approvato il 23.

Rivalutate le pensioni fino a 1.400 euro. La rivalutazione automatica delle pensioni è riconosciuta «per l'anno 2012 esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo». Lo prevede l'emendamento del governo nel quale si precisa che, per il 2013, si torna al blocco della rivalutazione per le pensioni oltre due volte il minimo. Va ricordato che il triplo della pensione minima ammonta a circa 1.400 euro mensili.

Detrazione Imu sale finoa 400 euro con i figli.
L'emendamento del governo prevede che la detrazione per la nuova Imu sulla prima casa sale da 200 euro fino a un massimo di 400 euro. L'aumento della detrazione è di 50 euro nel caso di figli di età non superiore a 26 anni, purché residenti nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

Imposta da 34 euro su estratti conti correnti. Per gli estratti conto inviati dalle banche ai clienti è prevista un'imposta fissa di 34,20 euro «se il cliente è persona fisica» e di 100 euro «se il cliente è soggetto diverso da persona fisica». Si prevede che dal primo gennaio 2012 l'imposta sia dovuta su estratti conto inviati dalle banche ai clienti, estratti di c/c postale e rendiconti dei libretti di risparmio anche postali. La "tassa" sarà dovuta «per ogni esemplare con periodicità annuale». Si prevede anche un'imposta dell'1 per mille (2012) e dell'1,5% a decorrere dal 2013 per le comunicazioni alla clientela relative ai prodotti e agli strumenti finanziari (anche non soggetti ad obbligo di deposito) esclusi fondi pensione e i fondi sanitari. «Se il cliente è persona fisica, l'imposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti e dai libretti è complessivamente non superiore a euro 5.000». Lo prevede l'emendamento del governo alla manovra.

Pensioni d'oro, contributo 15%. Per quanto riguarda le "pensioni d'oro", l'emendamento dell'esecutivo prevede un contributo del 15% per la parte eccedente 200.000 euro. In precedenza il ministro Fornero aveva indicato, come proposta personale, un prelievo del 25%.

Saranno le Camere a provvedere al taglio delle indennità di deputati e senatori e non un decreto del governo come prevedeva la manovra. Lo stabilisce un emendamento del governo presentato alle commissioni Bilancio e Finanze, che «sana» così una norma che sarebbe stata illegittima.

I taxi si salvano. «Il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea» viene escluso «dall'ambito di applicazione» dalle misure di liberalizzazione delle attività economiche previste dall'articolo 34 della manovra. Lo prevede un emendamento del governo presentato alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera.

Federfarma: pronti a serrata. Rimane invece la liberalizzazione del servizio farmaceutico. In una nota congiunta la Federazione delle farmacie Federfarma e quelle rurali chiede un incontro con il governo e annuncia la serrata se non verranno accolte le richieste del settore: «A fronte della totale chiusura del Governo, che si accanisce contro le farmacie sbandierando la sola liberalizzazione della vendita di medicinali come panacea per lo sviluppo e la crescita del Paese, le farmacie sono costrette loro malgrado a una reazione molto pesante: la chiusura. Le farmacie pretendono di essere convocate dal Governo per individuare soluzioni condivise e realmente utili alla popolazione».

Slitta al 31 dicembre 2012 il termine entro cui vengono riassegnate le funzioni delle province. Mentre viene fissata una dead line (31 marzo 2013), entro cui giunte e consigli in carica delle province decadono. Lo prevede un emendamento alla manovra, presentato dal governo nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Con l'emendamento , si legge nella relazione che accompagna il provvedimento, «si stabilisce un termine più congruo per gestire il mutamento normativo, confermando il livello statale di definizione dei meccanismi elettorali». La proposta di modifica prevede inoltre una «disciplina transitoria» per gli enti in scadenza anticipata ed esclude dalla normativa le province autonome.












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