martedì 26 novembre 2024


02/01/2012 10:19:24 - Provincia di Taranto - Attualità

«Dove andranno a finire i sessanta ospiti della struttura tarantina, oggi trattati da molti come dei “pacchi postali”?»

 
«Aderisco anche io al Comitato spontaneo per combattere, con gli oltre già duemila firmatari, la sacrosanta battaglia per assicurare un futuro alle persone anziane ospitate e ai lavoratori della Residenza Assistenziale Anziani di Torricella.
In base a una convenzione con la ASL Taranto, il Consorzio San Raffaele - da non confondere con la più nota Fondazione San Raffaele Monte Tabor di Milano – ha finora assicurato la gestione della RSA (Residenza Assistenziale Anziani) di Torricella.
Si tratta di una moderna struttura all’avanguardia, che comprende anche un “Nucleo Alzheimer”, in cui vengono assistiti amorevolmente e professionalmente 60 anziani. Il personale, infatti, eroga prestazioni di medicina generale e specialistica, nonché riabilitative sia neuromotorie che cognitivo-comportamentali, e, finanche, realizza attività di musicoterapia e di “orto therapy”.
La convenzione della ASL Taranto per l’affidamento della gestione della Residenza Assistenziale Anziani di Torricella scadrà il 25 gennaio prossimo e, nonostante i numerosi solleciti inoltrati alla ASL Taranto e alla Regione Puglia, le istituzioni competenti non hanno risposto, in spregio del destino dei 60 anziani ospitati e dei lavoratori: il silenzio più assoluto.
A poche settimane dal termine del contratto, l’ASL Taranto non ha fatto sapere se e come debba essere proseguita l’attività di questa struttura all’avanguardia che costituisce uno dei “pilastri” del welfare nel versante orientale della nostra provincia e in cui trovano occupazione professionisti estremamente qualificati.
Purtroppo la dirigenza della struttura, in base a un legittimo criterio di autotutela, non avendo ancora ricevuto alcuna nota da ASL Taranto o dalla Regione Puglia ha dovuto comunicare la cessazione dell'attività e la messa in mobilità degli operatori in organico.
Calpestata la dignità dei nostri anziani, con il grave stato di disagio dei familiari che potrebbero essere costretti a “ritirare” gli stessi dalla RSA, e calpestata la dignità dei tanti lavoratori che sono impegnati nella struttura. Tutti, nella grave incertezza del loro destino, hanno costituito un Comitato spontaneo al quale aderisco.
Sposo la legittima domanda degli oltre duemila firmatati del Comitato: dove andranno a finire i sessanta ospiti della struttura tarantina, oggi trattati da molti come dei “pacchi postali”? Da chi saranno accuditi? Curati e considerati? E le loro famiglie? E i dipendenti?
Sono gli interrogativi che farò miei con una interrogazione urgente al presidente della Regione Puglia Niki Vendola e all’assessore Tommaso Fiore che presenterò nei prossimi giorni, dichiarandomi disponibile a sposare qualsiasi azione di protesta che il Comitato vorrà intraprendere. Sarà il mio contributo personale alla soluzione di questo drammatico problema.
Per evitare di strumentalizzare politicamente questa tristissima vicenda, nell’occasione evito di commentare l’ennesima danno perpetrato contro il sistema sanitario e assistenziale jonico».
 
Arnaldo Sala
Consigliere regionale PdL










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