venerdì 20 settembre 2024


04/01/2012 11:31:13 - Avetrana - Attualità

50 giornalisti accreditati a Taranto

 
 
Sono poco più di 50 gli operatori dell’informazione – tra giornalisti, cameraman e fotografi – che hanno chiesto fino ad oggi alla presidenza del Tribunale di Taranto di essere accreditati per seguire in aula il processo per l’uccisione di Sarah Scazzi, che comincerà il 10 gennaio prossimo. Appartengono a 21 testate, 12 delle quali tra agenzie e carta stampata e nove televisive.
 
Oggi il presidente del Tribunale di Taranto, Antonio Morelli, ha tenuto nel Palazzo di giustizia una riunione con i rappresentanti delle varie testate. Nell’aula Alessandrini, dove si celebrerà il processo, prenderanno posto una trentina di giornalisti, uno per testata; gli altri 30 posti a sedere, così come lo spazio situato subito dopo l’ingresso centrale dell’aula, saranno riservati al pubblico, comprendendo anche i famigliari degli imputati. In un maxi-corridoio di fronte all’aula Alessandrini sarà allestita una sala stampa con uno schermo sul quale saranno riversate le immagini in diretta provenienti dalle telecamere di 'Un giorno in preturà, che registrerà l’intero processo. Saranno queste le sole telecamere in aula: dovrebbero fornire il segnale audio-video anche a tutte le altre emittenti televisive.
Il processo per l’uccisione di Sarah Scazzi, compiuta ad Avetrana (Taranto) il 26 agosto 2010, vedrà alla sbarra nove imputati. A rispondere, in concorso tra loro, di omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere saranno Cosima Serrano e Sabrina Misseri, zia e cugina di Sarah, entrambe detenute.
 
Michele Misseri, marito di Cosima e papà di Sabrina, e perno dell’inchiesta, è accusato di concorso in soppressione di cadavere insieme con Cosima e sabrina e con altri due famigliari, il fratello Carmine e il nipote Cosimo Cosma. Per questi ultimi due, nei giorni scorsi, la Cassazione ha ribadito però la mancanza di gravi indizi di colpevolezza, rinviando ad una nuova valutazione del tribunale di Taranto.
 
Gli altri imputati, tra i quali un avvocato, sono accusati a vario titolo di intralcio alla giustizia e favoreggiamento personale.
 
La Corte di assise sarà presieduta da Cesarina Trunfio; giudice a latere Fulvia Misserini, più i sei giudici popolari.










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