venerdì 20 settembre 2024


09/01/2012 09:07:32 - Avetrana - Attualità

E domani inizia il processo

 
«Se le due innocenti non escono di prigione per me è finita io andrò in un pozzo ma poi voglio vedere se saranno bravi a trovarmi».
Michele Misseri, a un giorno dall’inizio del processo per l’omicidio della nipote Sarah Scazzi, ribadisce l'innocenza della figlia Sabrina e della moglie Cosima. «Nessuno mi vuole credere - dice al Tgcom24 - Però l'ho detto cosa farò: io quando parlo di Sarah e dico che mi faccio giustizia da solo, dico che la faccio finita. Poi voglio vedere se riescono a trovarmi. Io non riesco ad andare avanti».
 
Lettere a Sabrina, ma lei non risponde. «Ribadirò la mia colpevolezza. La verità è questa - dice Misseri - Sono state dette delle bugie, io le ho dette ma per colpa degli altri, ho messo in mezzo mia figlia che non c'entra niente. Io a Sabrina chiedo perdono e non smetterò mai di farlo. Le scrivo le lettere ma non ho risposte e mi fa rabbia». «Se sono cambiato e parlo meglio, ringrazio le persone del carcere. Nel carcere - è detto in una nota di Tgcom24 - ero isolato da tutti e avevo diverse persone che mi facevano da professori». «Quando vado ad Avetrana e parlo in italiano - spiega il contadino di Avetrana - mi dicono "Adesso sei diventato italiano?". Poi forse è pure perché io scrivo molto, scrivo sempre e tutti i giorni. Prima parlavo solo in dialetto. Scrivo quello che faccio, della tristezza, perché sono solo. Scrivo di tutto. È come un calendario».
 
Misseri sarà al processo. «Andrò a Taranto, ho fatto già la richiesta perché io non posso uscire da Avetrana. Martedì - conclude - sarò in aula e spero di rivedere Sabrina e Cosima, anche se non le posso salutare e non posso fare niente. Poi, non so ancora se mi farò riprendere. Io non ho paura perchè sto dicendo la verità e affronterò tutto. La paura ce l'avevo prima, adesso non più».










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