lunedì 25 novembre 2024


16/04/2009 20:37:50 - Avetrana - Attualità

Disgrazia o sono stati ammazzati?

 
Dodici pitt-bull trovati annegati in una vasca di recupero dell’acqua piovana, che si trova, ad Avetrana, lungo la strada per Nardò.
A segnalarci la notizia una volontaria che si occupa di animali di Avetrana, che chiede però l’anonimato.
«Dallo stato di decomposizione degli animali in questione, si può facilmente dedurre che i cadaveri dei poveri cani si trovassero li da parecchi giorni» sostiene questa animalista di Avetrana. «Possibile che nessuno li abbia notati prima? Forse qualcuno li aveva già avvistati, ma uno scarsissimo senso civico li avrà portati a credere che non fosse loro dovere avvisare le autorità!».
Dodici cani annegati contemporaneamente? L’ipotesi al momento trova scarso credito.
«Difficile credere che dodici pitt-bull (nove adulti e tre cuccioli) vagassero indisturbati in quella zona e, spinti dalla sete, siano scesi all’interno della vasca e non siano più riusciti a risalire» sostiene ancora la volontaria. «Questo, però, non deve portarci a conclusioni affrettate e, diciamocelo pure, troppo convenienti. Non è forse assurdo credere come cani di quella portata (le cui ombre sono immediatamente segnalate alle autorità) abbiano avuto la tranquillità necessaria a mettere su una famiglia, molto numerosa e variegata, senza che nessuno si accorgesse della loro presenza? Vorrei ricordare che le campagne sono sì isolate, ma comunque frequentate dai contadini delle nostre zone.
Non sarà che qualcuno ha voluto chiudere in fretta e furia la vicenda, senza interpellare chi di dovere? Come mai la ASL non ha dato inizio alle indagini, prelevando una carcassa e inviandola all’Istituto Zooprofilattico di Taranto, per effettuare i dovuti controlli e stabilire, con certezza e in maniera ufficiale, le reali cause della morte?
Non è stato ritenuto, questo, un caso rilevante degno di attenzione?
Io ho seguito da vicino la vicenda: ho assistito ai lavori della Protezione Civile di Avetrana, incaricata del recupero dei cani, con la quale mi complimento per il lavoro svolto; sono stata presente durante la lettura di eventuali microchip, con esito negativo.
E poi? Finisce tutto così?
Se avessero avuto un microchip, si sarebbe potuti risalire al proprietario e quindi far partire le denunce. Siccome sono senza microchip, vuol dire che non hanno mai avuto un proprietario, e che quindi non ci sono responsabili da ricercare! Questa è una grossa ingiustizia».
Ma poi si ritorna al quesito originario: come è possibile che nessuno si sia accorto di dodici cani di quella taglia nel territorio di Avetrana?
«Vogliamo presupporre anche un’altra teoria? Una teoria più verosimile da formulare in una zona in cui i bocconi avvelenati e i maltrattamenti verso i randagi sono ormai all’ordine del giorno. Quei cani potrebbero essere stati buttati, vivi o morti, nella vasca da qualcuno. Forse la psicosi dei cani feroci ha stroncato le finanze di qualche allevatore di pitt-bull, o forse i combattimenti clandestini iniziano a lasciare, realmente, le loro tracce (solitamente invisibili, ma comunque presenti anche nelle nostre zone). Queste ipotesi sono le più ovvie, in paesi dove brilla la completa assenza di civiltà e il rispetto verso gli animali. Perché queste teorie non hanno potuto avere un riscontro scientifico, se la legge lo permette? Chi è che ha voluto, quindi, ignorare la legge? E’ oltre sì vero che, quando si tratta di dare il vero nome alle cose, regna, come al solito, il silenzio e la passività».










img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora