Potrebbe essere decisivo nell’individuazione del movente
Temperature da freddo e gelo, ma clima davvero hot sul fronte della cronaca. Mentre i gialli del terzo millennio si contendono le prime pagine per l’urgenza e i colpi di scena, da Milenia a Yara, passando per l’evergreen caso Scazzi, tutti al femminile, e il caso degli ultimi giorni, stavolta declinato al maschile della Costa Concordia, che rischia di oscurare l’evento attesissimo di martedì, 31 gennaio, data della terza udienza del processo Scazzi, e non certo preliminare.
Teste da ascoltare, di riporto dalla scorsa udienza, il bell’Ivano, a confronto con gli altri supertestimoni, i genitori della ragazza quindicenne, uccisa per mano non si sa ancora di chi, dal clan Misseri, il 26 agosto 2010, ad Avetrana nel primissimo pomeriggio di un’estate e mezzo fa, sul finire della bella stagione. Ad Ivano, già in aula nell’udienza passata presso la Corte di Asssiese del Tribunale di Taranto, ma inascoltato a causa de prolungarsi dell’interrogatorio delle altre due testimoni, Angela Cimino e Stefania De Luca, amiche delle due cugine, spetterà il compito di confermare o meno che l’omicidio di Sarah sia a sfondo passionale, sfociato in tragedia per l’ossessione di Sabrina nei suoi confronti, secondo lei troppo interessato alla giovane cuginetta.
Ad Ivano verranno chieste delucidazioni su una foto che ritrae Sarah in pigiama nella memoria del cellulare del ragazzo, e su una serie di scambi di sms tra i tre giovani, parte della stessa comitiva.
A Giacomo e Concetta Scazzi, il compito di stabilire in via definitiva l’orario in cui Sarah sarebbe uscita quel giorno per fissare l’ora dell’omicidio, che insieme al resto del corredo delle indagini, è ancorato da sempre all’a, b, c dell’investigatore dilettante in quanto a surplus di elementi in contrasto tra loro, inquinato dal rimbalzo di responsabilità del reality-horror di quel pasticciaccio brutto di Via Deledda.
Si entra dunque nel vivo del processo dopo la serie di no della Corte presieduta da Cesarina Trunfio, che non ha accettato la richiesta di revoca della custodia cautelare dei legali della difesa di Sabrina e Cosima, coimputate dell’omicidio, che si aggiungono alla partita doppio di sì e no delle parti costituite nel corso della prima udienza per dare compimento alle rispettive tesi difensive, che si giocheranno la carta del nulla è certo ed è tutto un indizio.
Parola dunque ad Ivano, rivoltato come un calzino, per saperne di più di questo giallo, che insieme agli altri, già si prefigura parte di una ricca collezione di cronaca nera a futura memoria delle prossime generazioni in versione HD.
Mimmo Palummieri