Il ritrovamento nella cabina di Schettino di una valigia contenente gli effetti personali della ragazza moldava
Ancora senza esito le ricerche dei restanti 15 dispersi del naufragio della Costa Concordia, adagiata su uno dei due fianchi, immerso per oltre 17 metri nel mare di fronte all’Isola del Giglio, nell’arcipelago toscano dal 13 gennaio.
A dispetto delle tanti voci e dei rumori che rendono ancora vivo il cruise a sommozzatori e palombari, cui si aggiungono i gadget che la nave restituisce con le mareggiate, parti dell’arredo e non solo, ormai souvenir di un tempo passato a disposizione di chi, di tanto intanto vede qualcosa arrivare dal mare da lì.
Restano invece ingoiate le voci di quanti si dispera di trovare ormai in vita, chiuse in quel sepolcro gigantesco, i cui gemiti rendono tetro quel cimitero che non concede ai familiari in attesa il confrnoto di un corpo a cui dare una degna sepoltura.
Tra i 15 dispersi anche il nostro corregionale, Giuseppe Giacomo, il musicista trentenne di Alberobello, da solo un mese a bordo dell’ammiraglia Costa, nell’orchestra di bordo. Gli continua a fare eco la generosa scelta di cedere il suo posto sulla scialuppa ad un bambino, come da severa legge del mare, a contrasto con le tante polemiche che aggiungono fiele a fiele per via dell’inchiesta.
Al discutibile comportamento del comandante Schettino agli arresti domiciliari, accusato di abbandono di nave e omicidio colposo plurimo, si aggiungono le testimonianze dei passeggeri sopravissuti che puntano l’indice sull’equipaggio, tra ipotesi di abbandono di gruppo, omissione di soccorso a bambini e diversamente abili, e scenari da sesso hot via mare tra la giovane ballerina moldava e lo stesso comandante. E mentre le ultime mareggiate provocate del tempo siberiano che ha investito la nostra penisola non hanno fortunatamente compromesso la stabilità della nave, procedono a rilento le ricerche e il recupero delle tonnellate di carburante per scongiurare un disastro ambientale, nonchè dei liquidi di bordo, primo fra tutti il cloro delle piscine disperso nelle acque del mare a seguito delle vetrate andate in pezzi delle piscine di bordo, che è nulla rispetto alla notizia del ritrovamento nella cabina di Schettino di una valigia contenente gli effetti personali della ragazza, generosa quando si tratta di difendere l’operato di Schettino, suo eroe e grande amore.
Il mare sa essere generoso sempre, anche quando le sue acque scure da gola profonda disperdono nei misteri degli abissi tutto e tutti; speriamo solo che abbia pietà delle 15 vittime e le riporti a riposare in pace nella loro terra.
Mimmo Palummieri