Il freddo dovrebbe accentuarsi nelle prossime ore
E’ stato tutto.... tranne che un tranquillo week-end per la Puglia, quello appena trascorso, sicuramente da paura.
Dalla sponda dell’Adriatico di Leuca, sino a Bari ed oltre, l’elenco delle calamità che si sono abbattute sulla nostra regione sono da allarme rosso per l’azione malefica degli astri contro.
Bari sotto la neve per il maltempo che tiene stretta nella morsa del gelo siberiano il centro-sud della nostra penisola. Gravina, Minervino, Castel Del Monte, Spinazzola ed il subappenino dauno per intero sotto la neve, tanto da indurre il Presidente della Regione a chiedere l’intervento dell’esercito.
Bloccati i mezzi spazzaneve nell’intento di liberare le strade dalle abbondanti nevicate degli ultimi giorni ed i mezzi spargisale per il pericolo ghiaccio; bloccate la SS 4 all’altezza del casello autostradale di Candela e la SS 90 che collega la Puglia alla Campania.
Scuole chiuse sino a nuovo ordine per le previsioni meteo che non lasciano presagire miglioramenti all’orizzonte. Ed è sempre Bari a detenere il primato della magia nera per via dell’allarme bomba pervenuto alle 16:45 presso l’aeroporto Karol Wojtyla ieri pomeriggio, poco prima della partenza del volo per Valencia della Rayn Air.
Evacuati i passeggeri, al via le ispezioni sul veivolo delle unità cinofile e dei reparti speciali delle forze dell’ordine per disinnescare l’annunciato l’ordigno.
Spavento a parte, il volo è partito con un’ora di ritardo, con buona pace di tutti.
Stessa regione, ma diversa location a Lecce per le scritte “NO TAV” lasciate da ignoti responsabili ancora da identificare su Porta Napoli, nei pressi dell’Ateneo dell’Università del Salento, ancora fresca di restauro, e sulla casa di San Luigi, poco più in là che, oltre a far indignare la cittadinanza, invitata dagli investigatori a collaborare per identificare i responsabili, hanno fatto gridare allo scandalo il primo cittadino, Paolo Perrone per lo sfregio sulla città del Barocco, pronto a dare battaglia penale una volta scovati i maniaci dell’arte a buon mercato.
Di altra natura, ma ugualmente gravi i danni alle cose, all’ambiente, agli animali della tromba d’aria che si è abbattuta sulla costa adriatica di Leuca. Danneggiati gravemente i tetti di molte abitazioni, danni enormi anche alle colture già pesantemente da colpite dal freddo di questa settimana, molti capannoni distrutti, campagna in ginocchio. Questo il resoconto delle ultime 24 ore della Puglia che, da Bari in giù, calcola i danni di un fine settimana da dimenticare, tra le malversazioni di ignoti e la forza incontrollata della natura, che regala un paesaggio bello e romantico da atmosfera del Dottor Zivago, ma che mette in crisi i trasporti per il resto d’Italia oltre che le infrastrutture di una regione abituata ai bollori della canicola estiva, più che alle temperature con il trattino davanti al numero.
Mimmo Palummieri