martedì 26 novembre 2024


21/02/2012 07:38:30 - Provincia di Taranto - Attualità

L’esposto dell’ambientalista Mimmo Carrieri

 
Una duna, non molto lontana dalla carreggiata, che sprofonda di circa 50 centimetri. E, a pochi metri, sempre sull’arenile, un canale dal quale sgorgano acque di natura imprecisata e che sfociano sulla spiaggia, che qualcuno ha tentato di occultare.
L’ambientalista savese Mimmo Carrieri ha individuato un nuovo “attentato” all’ambiente.
In un ennesimo esposto inviato a tutti gli enti preposti, segnala «lo sprofondamento di una consistente “duna”, formatasi nell’arco degli anni in prossimità della carreggiata sulla litoranea che da “Trullo di Mare” porta verso Torre Ovo» sostiene nell’esposto Carrieri. «L’arteria stradale, in particolar modo durante il periodo estivo, è ad intenso traffico veicolare, e il cedimento del terreno, con la sabbia franata (a circa 50 cm. dalla carreggiata) hanno creato una situazione di pericolo per gli automobilisti».
Ancora più preoccupante, invece, l’altro rilievo di Carrieri.
«Ma se tale situazione può rappresentare un pericolo per l’incolumità degli automobilisti in transito, un più grave pericolo di carattere igienico sanitario per i tanti villeggianti, turisti e pendolari, potrebbe derivarne da un presunto scarico rinveniente da un grosso tubo occultato da canne e “mimetizzato” da un telo» aggiunge ancora l’ambientalista savese. «E proprio questo presunto scarico di imprecisate sostanze, posizionato sotto la sabbia a pochi metri dalla carreggiata e a circa 20 metri dalla battigia, potrebbe essere la causa dell’avvallamento del tratto di spiaggia».
Carrieri chiede agli enti preposti di scoprire la natura dei liquidi che sgorgano da questo canale.
«Non mi è dato di conoscere da quali “liquidi” questo “passaggio” è attraversato, ma se anche non dovesse scaricare liquami di fogna nera ma “acque reflue”, anche queste sarebbero “rifiuti allo stato liquido” e come tali rientrano, per il loro smaltimento, nella disciplina di un preciso decreto legislativo. Il miscuglio di acque reflue domestiche, o di quelle cosiddette di “ruscellamento”(meteoriche di dilavamento, acque di lavaggio delle strade), provenienti da agglomerato,contengono varie sostanze microinquinanti contaminate da diverse tipologie di sostanze organiche e inorganiche pericolose per la salute e per l’ambiente».
Quindi l’invito finale.
«Alle autorità in indirizzo, nell’ambito delle rispettive competenze, e ai fini della tutela dell’incolumità e della salute pubblica e privata, chiedo di voler effettuare una verifica sullo stato dei luoghi dell’ampia area marina sopra citata, nonché di appurare la destinazione d’uso del tubo interrato».










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