Purtroppo si continua ad assistere ad una moria di aziende agricole
Si è svolta a Taranto, presso la Camera, Sala Angelo Monfredi, la conferenza stampa della Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto, in cui sono stati illustrati i dati della annata agraria 2011 e le prospettive per l’anno 2012. di Commercio Cittadella delle Imprese
Nel corso della conferenza stampa è stato evidenziato che la crisi generale del sistema economico italiano ha amplificato gli effetti negativi che già da anni incidevano sull’attività del settore primario. Molte aziende agricole non sono state in grado di sostenere queste difficoltà ed il dato del saldo negativo delle iscrizione negli elenchi della Camera di Commercio sono il segnale evidente.
Nell’anno 2011 infatti, presso la C.C.I.A.A. di Taranto si è registrato, negli elenchi degli imprenditori agricoli, un saldo negativo di – 460 aziende quale risultante tra 288 iscrizioni e 748 cessazioni. Sommando questo dato, con il saldo negativo registrato nel 2010 (-169), ci rendiamo conto che nell’ultimo biennio 2010/2011 a Taranto, ben 629 aziende agricole hanno “consegnato le chiavi”.
Possiamo inoltre constatare che nell’ultimo quinquennio, 2007 – 2011, la sezione speciale degli imprenditori agricoli è passata da un numero di aziende iscritte pari a 13.178 al 31 dicembre 2007 a 11.929 al 31 dicembre 2011, con un saldo negativo di – 1.249. che soffoca il sistema delle imprese in termini di costi e di adempimenti. Sono diventati ormai ingovernabili e continui gli aumenti dei costi delle materie prime, dei carburanti ad uso agricolo e dell’energia più in generale. Il settore agricolo, con il Decreto “Salva Italia”, ha ricevuto l'ultima tegola con la tassazione dei fabbricati rurali. A fronte di ciò, il Valore aggiunto (agricolo ed agro-alimentare) a prezzi correnti, nell’ultimo biennio ha subito un decremento dell’ 11,5 % passando nella nostra provincia da 567 milioni di euro del 2009/2010 a 502 milioni di euro del 2010/2011. Se analizziamo l’andamento dei prezzi delle produzioni agricole più importanti della nostra provincia del 2011 rispetto a quelli del 2010, notiamo che continua, in maniera vistosa, il decremento dei prezzi dei prodotti cosiddetti di massa, ovvero senza denominazione, a fronte di un continuo, seppur contenuto, incremento di prezzo delle produzioni di qualità, cioè con una denominazione. Questo è sicuramente un dato molto positivo che ci induce ad insistere come C.I.A., nella scelta già avviata da tempo, di favorire le aggregazioni di qualità dei prodotti in tutte le forme nelle quali esse possono estrinsecarsi (organizzazioni di produttori, consorzi, distretti agro-alimentari etc.). Va da se, che per invertire definitivamente la rotta in tal senso, dobbiamo coinvolgere tutto il sistema delle imprese a partire dalle cooperative agricole, così come, dobbiamo individuare tutti gli strumenti di mercato che incentivino la qualità con la giusta remunerazione, affinché per i nostri agricoltori sia sempre più conveniente produrre qualità rispetto ai prodotti di massa. La nostra provincia, nonostante le criticità, rimane sempre una delle più importanti dal punto di vista delle produzioni agricole nello scenario regionale e nazionale e ciò, consente di poter meglio strutturare i nostri interventi di politica economica.
Continuare a fare impresa in agricoltura è sempre più difficile, poiché la preponderanza dei punti di debolezza rispetto ai punti di forza è sempre più marcata. Peraltro, a causa di fattori endogeni ed esogeni al sistema delle imprese diventa difficile ottenere il giusto riconoscimento economico dalla collocazione sui mercati delle nostre produzioni. Inoltre la nostra Confederazione, a tutti i livelli e da diverso tempo, sta portando avanti una vera e propria crociata contro l’eccessiva burocrazia,
Vi è da dire inoltre che nel settore vengono impiegati annualmente circa 30.000 braccianti agricoli, per un totale di oltre 4.300.000 giornate lavorative. Questi dati collocano il settore agricolo ai vertici del sistema economico provinciale in termini di manodopera occupata. In uno scenario come quello appena delineato, la punta di eccellenza è rappresentata dall’export dei prodotti agro-alimentari che, in linea con il dato positivo nazionale (+ 3,8%), anche in provincia di Taranto, sebbene in maniera più contenuta, ha fatto registrare un + 1,2 %. In tal senso, è stato rivolto un sentito grazie che non è di circostanza, alla Camera di Commercio di Taranto, alla sua giunta, al presidente Sportelli, al segretario generale ed all’Azienda speciale SUBFOR, in quanto nella programmazione generale dell’Ente hanno riservato grandissima attenzione all’internazionalizzazione. Infatti, sono state destinate notevoli risorse per poter avviare tutta una serie di iniziative, dimostrando con ciò grande sensibilità ed attenzione ai problemi reali dell’economia del nostro territorio.
Nel corso dell’anno 2011 infatti, si sono tenute ben nove Country Presentation e due missioni all’estero (CHICAGO ed HONG KONG) ed altre cinque ne sono state programmate per il corrente anno 2012. L’obiettivo della C.I.A. di Taranto è quello di proseguire su questa strada, aiutando e favorendo, con tutti gli strumenti possibili, l’internazionalizzazione delle imprese agricole ed agro-alimentari, sapendo che, da questa attività si possono ottenere solo risultati positivi per l’intero comparto. L'incontro con i giornalisti organizzato dall'ufficio stampa della Cia di Taranto è ormai diventato una consuetudine e va avanti sin dal 2004, nel corso di questo incontro viene presentato il lavoro realizzato nel corso dell'anno precedente e vengono commentati i dati sulle produzioni e sulle imprese agricole nella nostra provincia. Un’attività portata avanti con passione e dedizione dal Vito Rubino e da Franco Gigante, che ha svolto la funzione di raccordo operativo con i giornalisti.
In conclusione è stato evidenziato anche il tragico evento che ha colpito la Cia di Taranto nel corso del 2011: la improvvisa scomparsa, a seguito di un tragico incidente, di Carmelo Candia, responsabile della sede Cia di Ginosa.
Nel corso dell'iniziativa erano messe in bella mostra le eccellenti produzioni vino, olio, funghi, conserve, tonno, agrumi, ortaggi di vario genere, latticini, sottolio e realizzate dalle aziende della nostra provincia ed in particolare: Caseificio San Benedetto, Az. Ludovico Domenico, Soc. Agr. Le Grotte di Sileno, Az. Agr. Micologica De Biasi Arcangelo, Tocchi di Puglia, Agri 2000 dei F.lli Masi, Società agricola Jonica Fruit s.r.l. tutte di Castellaneta, Az. Mansueto Angela e Passeri Francesco di Palagianello, Agribell e Mandorino Leonardo Palagiano, Az. Bosco e Tonno Colimena di Avetrana, Cantina Sociale Aulon di Pulsano, Soloperto Vini, Garaguso, Az. Zootecnica Stella, Vinicola Tenute Casinovi tutte di Manduria, Centopozzi di Sava.
il presidente e il segretario generale della Camera di Commercio di Taranto Luigi Sportelli e Francesco De Giorgio, l’assessore provinciale all’Agricoltura Antonio Scalera. All'iniziativa hanno partecipato: il presidente della Cia Puglia Antonio Barile, il presidente, il direttore e il vicepresidente della Cia Taranto Nicola Spagnuolo, Vito Rubino e Franco Passeri,