venerdì 20 settembre 2024


03/03/2012 11:09:41 - Avetrana - Attualità

Nel corso del convegno di giovedì, il sindaco De Marco ha chiesto sostegno al consigliere regionale Patrizio Mazza

 
«Sarebbe una follia riversare in mare le acque trattate del depuratore consortile di Manduria e Sava».
Ancora una volta sindaci e comunità interessate dai rischi di inquinamento che lo scarico a mare dei reflui provocherebbe nel tratto estremo della costa jonica tarantina hanno ribadito il loro netto dissenso a questa ipotesi progettuale. L’occasione è stata fornita da un affollato convegno che, promosso dal Comitato unitario di Avetrana, ha registrato la presenza dei sindaci di Avetrana (De Marco), di Manduria (Tommasino), di Lizzano (Macripò), di Pulsano (Ecclesia) e di Erchie (Margheriti), nonché gli interventi del medico ematologo e consigliere regionale Patrizio Mazza, del docente universitario Mario Del Prete e dell’ingegnere Delli Santi.
Introdotto dal coordinatore dei lavori, il consigliere comunale avetranese Antonio Minò, il convegno è servito per fare il punto della situazione in questa fase di mobilitazione popolare in atto e, soprattutto, per ascoltare nuove soluzione tecniche alternative allo scarico a mare, da proporre alla Regione Puglia e all’Acquedotto Pugliese.
«Non possiamo accettare questa soluzione che ci viene calata dall’alto e che costituisce una minaccia concreta ad una delle poche risorse ancora vive del nostro territorio: il turismo» ha affermato il sindaco avetranese De Marco. «Ci sembra strano che il nostro governatore Vendola da un lato chieda la moratoria per la Val di Susa, sposando la protesta di chi vuole avere voce in capitolo nella scelta dello sviluppo del territorio, mentre, dall’altro lato, si dimostra sordo alle istanze della gente della sua regione. Perché non concedere una moratoria anche a noi?».
Mentre i sindaci di Lizzano e di Pulsano hanno illustrato i gravissimi problemi sinora causati dallo scarico a mare dei loro rispettivi depuratori («Uno scarico a mare bolla definitivamente un territorio dal punto di vista politico» ha affermato il sindaco di Pulsano), De Marco, rimarcando il ruolo importante che può svolgere la politica in questa battaglia, ha chiesto, esplicitamente, il sostegno al consigliere regionale Mazza.
«Se la battaglia esce fuori dagli schemi politici e viene sostenuta da tutte le comunità, la sposerò sicuramente» ha affermato Mazza. «Ma voglio chiarezza e precisione sull’obiettivo da raggiungere».
Ancora una volta è emersa, quindi, la sensazione che, senza un appoggio politico convinto, la battaglia sarà destinata verso una inesorabile sconfitta. Ma perché i tanti consiglieri regionali jonici (assessore compreso), che hanno ricevuto tanti consensi da questo lembo di territorio, non hanno mai fatto nulla di concreto per difendere le istanze della gente?










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