Arriveranno le scuole europee partner del progetto: Francia, Inghilterra, Olanda, Spagna, Polonia. Il ruolo del Lions Club di Manduria
Da lunedi 12 a venerdi 16 marzo la scuola secondaria di I grado “A. Chionna” di Lizzano realizzerà il Progetto Comenius accogliendo la delegazione formata da alunni, docenti e presidi delle scuole europee partner del progetto: Francia, Inghilterra, Olanda, Spagna, Polonia.
Per l’occasione l’intera comunità lizzanese si è mobilitata: le famiglie si sono prodigate con entusiasmo, sollecitudine e cura per accogliere ed ospitare i ragazzi, e l’ente locale, nella persona del sindaco, avv. Dario Macripò, ha apportato la personale collaborazione.
Venerdì 13 marzo ci sarà la cerimonia di accoglienza cui parteciperà il Lions Club di Manduria che, con la scuola, previa sottoscrizione di protocollo, ha condiviso la tematica del Comenius sulla tutela e salvaguardia dell’ambiente tematica che, per il corrente anno sociale, coincide con il Service Internazionale Lions “Piantiamo un milione di alberi”. Obiettivo comune è sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente e favorire atteggiamenti di cittadinanza attiva.
Nel corso della cerimonia saranno messi a dimora, nel cortile della scuola, gli alberi donati dal Lions Club che saranno poi “presi in carico” dagli alunni i quali provvederanno, nel tempo, alla loro cura.
“La crescita degli alberi - ha sottolineato la presidente del Club, dott.ssa Gloria Saracino – seguirà simbolicamente il percorso di crescita dei ragazzi, e la cura degli alberi sarà un prendersi cura di se stessi e dell’armonico sviluppo della propria personalità”.
Il dirigente scolastico, prof. Filippo Coppola, sottolineando l’importanza didattico-educativa del progetto, unita alla necessità della collaborazione tra la scuola e le associazioni presenti sul territorio, ha affermato che: “solo la conoscenza, il sapere e la riflessione condivisa sono in grado di originare un reale e consapevole sentimento di cittadinanza europea… noi siamo quelle persone che riscatteranno la loro identità lavorando per iniziare ad occupare il posto che meritano: vivere al centro di un percorso di crescita”.