L’iniziativa promossa dall’associazione culturale Dopolavoro Filellenico
La situazione economica e finanziaria catastrofica della Grecia non si potrà risolvere neanche in cinquant'anni se non cambia la gestione etica e politica di un Paese corrotto in cui sono stati falsificati i conti per decenni e ora che il sistema è stato smascherato è il popolo che paga per tutti con tagli irresponsabili a stipendi e pensioni a causa della spirale di interessi da pagare ai creditori internazionai. Le Olimpiadi di Atene del 2004, con le folli spese organizzative, sono state solo il colpo finale che ha messo in ginocchio la Patria degli Dei.
Di crisi internazionale e del futuro di un Paese messo all’angolo dell'Europa e costretto a rinunciare alla propria sovranità nazionale si è parlato nell’aula magna del liceo classico Quinto Ennio a Taranto per iniziativa dell’associazione culturale Dopolavoro Filellenico, che ha invitato a parlare in video conferenza da Atene Angelo Saracini, blogger italiano sposato in Grecia dove vive da decenni, e Spiros Metaxas, decano dei giornalisti greci, per molti anni inviato a Roma per giornali e televisioni del suo Paese, entrambi profondi e attenti conoscitori della realtà socio politico amministrativa ellenica.
“Taranto chiama Atene” era infatti il titolo della serata in cui entusiastica e interessata è stata la partecipazione del pubblico che ha letteralmente inondato i due relatori di domande e di provocazioni, con il rammarico comune di dover assistere quasi impotenti al crollo economico di una società fino a qualche anno fa florida e benestante, così come potrebbe accadere da un giorno all’altro anche a noi.
Nei giorni scorsi i soci del Dopolavoro Filellenico avevano aderito ad una petizione all’Ambasciatore di Grecia a Roma, per richiedere la cittadinanza greca, un gesto simbolico di amicizia e solidarietà scaturito dal dolore per la difficile situazione politica, economica, sociale che il Paese e il popolo ellenico subisce in queste settimane. Gesto che tuttavia ha registrato una serie di consensi e di attestazioni di affetto riconoscente da parte di amici greci, ma anche e soprattutto di semplici osservatori che sui social network hanno fatto giungere plauso e consenso all’associazione tarantina.
Giancarlo Antonucci