martedì 24 settembre 2024


16/03/2012 06:00:49 - Provincia di Taranto - Attualità

«Aiuti la mia famiglia»

 
A parte le due pagine di quaderno in cui spiega i motivi del suo gesto e racconta la storia del prestito negato dalla banca, il 60enne commerciante V. D. T., che si è suicidato il 9 marzo scorso impiccandosi a un albero nelle campagne di Ginosa, ha scritto una lettera al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, trovata tra i fogli lasciati in auto dall’uomo.
«Signor presidente, per favore aiuti la mia famiglia. Mi rivolgo a lei perché ci credo»: sono le prime parole della missiva. La procura di Taranto ha già aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti ipotizzando il reato di istigazione al suicidio.
D. T. si era rivolto a un legale e aveva aperto un contenzioso con la stessa banca in quanto si era visto addebitare somme rilevanti (oltre 4.500 euro), che lui contestava, come commissioni per l’utilizzo del Pos, il terminale per l’accettazione del pagamento con carte di credito. Quando si è recato di nuovo in banca e si è visto negare un fido di 1.300 euro ha perso la testa e ha deciso di farla finita.










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