Aveva anche installato microspie nella casa della ex
Nella giornata di ieri gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Taranto, Dr.ssa A.P. TODISCO, nei confronti di V.R., di anni 48. I reati contestati nel provvedimento sono quelli di minacce, interferenze illecite nella vita privata ed atti persecutori. L’uomo, dopo una relazione durata alcuni anni con una giovane donna, ha iniziato a perseguitarla, controllando ogni suo spostamento in ogni momento del giorno, senza lesinare minacce. La malcapitata, verso la fine di marzo, stanca ed impaurita dall’ossessiva presenza di V.R., ha deciso di recarsi alla Sezione di P.G. della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica dove ha raccontato tutto, formalizzando poi con apposita e dettagliata denuncia.
Nel frattempo, V.R. ha continuato imperterrito e senza tregua, fino a che, affiorati alcuni particolari della sua vita domestica, hanno messo in allarme la donna, la quale ha iniziato a controllare centimetro per centimetro la propria casa. I sospetti sono diventati subito una certezza, allorquando ha rinvenuto, nascosto dietro il frigorifero, uno strano apparecchio. Senza esitare ha informato della circostanza la Polizia di Stato che è subito accorsa ed ha constatato che si trattava di una “microspia” e pertanto sottoposta a sequestro. Alla luce di tale ritrovamento l’A.G. ha subito disposto una perquisizione nell’appartamento di V.R., dove gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato materiale tecnologico che permetteva di monitorare costantemente l’abitazione della donna. Nel prosieguo è stato, altresì, accertato che lo “Stalker” riusciva, attraverso un apposito software, a controllare anche il cellulare della sua ex ed in particolare tutti gli sms in entrata e in uscita. L’acquisizione di detti inquietanti particolari hanno consentito Autorità Giudiziaria inquirente di emettere il provvedimento cautelate restrittivo.