martedì 12 novembre 2024


23/03/2012 07:17:19 - Provincia di Taranto - Attualità

Avviato ufficialmente il procedimento di riesame dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale

 
Da una parte lo stop all’ordinanza del sindaco che intimava all’Ilva di ridurre le emissioni inquinanti, pena la sospensione dell’attività. Dall’altra la decisione del ministero dell’Ambiente di rivedere l’Autorizzazione integrata ambientale, che era stata concessa il 4 agosto scorso all’Ilva. Queste le novità relative al caso-Taranto.
 
Il Tar di Lecce, (prima sezione, presidente Antonio Cavallari), ha accolto il ricorso dell’Ilva contro l’ordinanza del 25 febbraio scorso firmata dal sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno. Ha concesso cioè la sospensiva all’azienda, bloccando di fatto gli effetti dell’ordinanza sindacale.
 
Un primo round a favore dei legali della società, avvocati Francesco Perli e Roberto Gualtiero Marra, che hanno presentato venerdì scorso il ricorso al Tribunale amministrativo chiedendo l’annullamento dell’ordinanza e, nelle more della decisione dei giudici, la sospensione della stessa ordinanza con la quale il sindaco di Taranto ha ordinato alla società con “urgenza ed eccezionale necessità” cinque punti per la riduzione delle emissioni inquinanti. Nell’ordinanza si specificava: “in caso di mancata osservanza di quanto disposto, gli impianti interessati dal presente provvedimento dovranno sospendere la loro attività”. Il Tar ha fissato la camera di consiglio per l’11 aprile prossimo.
Il ministero dell’ambiente, dal canto suo, ha avviato ufficialmente il procedimento di riesame dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale. Lo ha fatto con una nota del 15 marzo scorso che è stata inviata con una raccomandata all’azienda e a tutti gli enti coinvolti nella procedura.
 
Il riesame dell’Aia è stato deciso per adeguare il provvedimento dell’estate scorsa alle “conclusioni sulle Bat relative al settore siderurgico”. Dovranno quindi essere incluse, nella nuova Aia, le migliori tecnologie disponibili da installare sugli impianti del colosso dell’acciaio tarantino.
La lettera inviata dal ministero dell’Ambiente specifica le ragioni per le quali si è deciso di riaprire l’autorizzazione all’esercizio concessa allo stabilimento di Taranto e conclude inoltre con due prescrizioni perentorie rivolte ad Ilva. La società dovrà presentare: entro quindici giorni dalla data di ricevimento del decreto, la quietanza in originale dell’avvenuto pagamento della prevista tariffa istruttoria, nonchè la conferma dell’avvenuta pubblicazione a mezzo stampa di notizia dell’avvio del procedimento; entro 30 giorni dal ricevimento del decreto invece l’Ilva dovrà presentare “la documentazione necessaria a procedere al riesame, e in particolare eventuali elementi integrativi della domanda di autorizzazione integrata ambientale a suo tempo presentata”.










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