venerdì 20 settembre 2024
Secondo il traffico del telefonino, Sarah sarebbe morta intorno alle 14,40
Nel corso della decima udienza per il delitto Scazzi la parola.jpg)
passa agli esperti. E’ toccato, infatti, al Tenente Colonnello Paolo Vincenzoni dei Ros di Lecce, insieme al maresciallo capo dei carabinieri del Racis Giuseppe Piro, esperto in ingegneria elettronica, rispondere alle domande della presidente Cesarina Trunfio della Corte di assise del Tribunale di Taranto relativamente al luogo del delitto di Sarah il 26 agosto 2010 per definire con certezza le mosse del clan Misseri.
passa agli esperti. E’ toccato, infatti, al Tenente Colonnello Paolo Vincenzoni dei Ros di Lecce, insieme al maresciallo capo dei carabinieri del Racis Giuseppe Piro, esperto in ingegneria elettronica, rispondere alle domande della presidente Cesarina Trunfio della Corte di assise del Tribunale di Taranto relativamente al luogo del delitto di Sarah il 26 agosto 2010 per definire con certezza le mosse del clan Misseri.Quando l’high-tech parla stabilisce con precisione che due telefonate limitano l’ora in cui Sarah sarebbe morta: alle 14 e 42 Sarah era nel garage e qualche minuto prima in casa, lo dice il traffico telefonino del cellulare della ragazzina intercettato dalle cellule telefoniche della zona. Ergo, la ragazza sarebbe stata uccisa in casa per poi essere trasportata in garage perchè l’uomo di casa, si fa per dire, mettesse ordine nel caos creato dalle quote rosa del villino di via Deledda.
Dunque definito con una certa precisione l’orario della morte di Sarah, da imputare per l’ennesima volta alla grande capacità affabulatrice di Sabrina alla quale spetterebbe il merito di quella telefonata fatta dal garage allo scopo di dare al padre l’assist di quella terribile accusa di palpeggiamenti ai danni della nipote, causa del delitto e pluri ribadita al mondo intero nel corso di tanti interrogatori, nonchè per depistare le immagini. Ascoltato anche il proprietario del terreno in cui Misseri ha seppellito per 42 giorni la nipote, il famoso pozzo degli orrori ed altri testimoni.
Prossimo appuntamento il 3 aprile, mentre l’udienza di ieri mette non poco in difficoltà la difesa delle due donne, a cui spetta il compito di dimostrare che gli orari forniti dagli specialisti non dimostrano che a quell’ora Sarah fosse davvero morta e che si trovasse dove hanno detto che fosse.
Mimmo Palummieri
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