Nodella, il primo macchinario al mondo in grado di portare avanti l’antica tradizione della produzione manuale dei nodini di mozzarella, ottenendo un prodotto di qualità superiore
Sabato 12 maggio, nella splendida cornice della masseria settecentesca Quis ut Deus - Spa & Resort di Crispiano, lo Studio Tecnico ing. di Noi presenterà il convegno: “Innovazione tecnologica e sviluppo del territorio. Nodella, un esempio nel reparto caseario”.
Nel corso dell’incontro verrà presentata ufficialmenteagli operatori del settore provenienti da diverse regioni dell’Italia Nodella, il primo macchinario al mondo in grado di portare avanti l’antica tradizione della produzione manuale dei nodini di mozzarella, ottenendo un prodotto di qualità superiore.
Nata in risposta a un’esigenza d’innovazione del reparto caseario dei prodotti di pasta fresca, Nodella è riuscita a creare nodini perfetti nella forma e dalla morbidezza imparagonabile, grazie a manipolazioni rapide e delicate della pasta filata. Igienica, in acciaio alimentare, e velocissima, in grado di produrre 40 nodini al minuto, risolve i principali problemi legati a questo tipo di prodotto, finora realizzato a mano in acqua bollente e salata. La macchina è stata testata con paste di qualità elevata, prodotte nella masseria Santa Croce - Leogrande di Francavilla Fontana.
L’imprenditoria del tacco d’Italia riparte da una delle sue punte di diamante: il reparto caseario. “Gli sforzi compiuti per definire e calibrare al meglio tutte le equazioni del moto che governavano la lavorazione della pasta filata sono stati innumerevoli. Volevamo garantire al nodino di mozzarella delle qualità che lo rendessero a tutti gli effetti un prodotto nuovo. Era necessario evitare che la pasta filata venisse "stressata", come purtroppo avviene nella lavorazione manuale, e perdesse la sua morbidezza e succulenza che invece è tipica del fiordilatte - spiega Angelo Di Noi, dottore di ricerca in Ingegneria dei Materiali e ideatore del progetto - Nodella non fa che lavorare la pasta filata delicatamente, valorizzandone al massimo la qualità, senza alcuna sofisticazione. Solo così potrà essere garantita la genuinità dei nuovi prodotti che verranno immessi sul mercato, rispettando scrupolosamente le esigenze dei consumatori, sempre più attenti e critici negli acquisti. Questo – conclude – è il senso dell'innovazione tecnologica: migliorare i prodotti e i processi a favore della qualità e dello sviluppo del territorio, nel rispetto assoluto di tutti. Purtroppo spesso non è così”.
Una giornata dedicata al rapporto tra tradizione e innovazione. Presenti alla tavola rotonda Alfredo Anglani, professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione dell’Università del Salento, con un intervento sull’innovazione nelle filiere alimentari; Angelo Di Noi, che descriverà il progetto Nodella, dalla sua nascita al perfezionamento; Antonio Fumarola, manager di Italia Omron S.p.a. che parlerà di elettronica e affidabilità nel comparto agroalimentare; Antonio Prota, presidente del GAL colline Joniche, che approfondirà il dibattito sull’innovazione nella tradizione.
Al termine del dibattito sarà possibile degustare, oltre alle Nodelle® prodotte sul momento dal macchinario, anche prodotti tipici del Consorzio delle Cento Masserie di Crispiano, curato per l’occasione dallo chef Luigi Chirico.