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10/05/2012 06:26:23 - Salento - Cultura

Fra i premiati, anche il “nonno d’Italia” Lino Banfi

Il magnifico giardino di palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, ha ospitato  la VIIª edizione “Eccellenze di Puglia, Premio Ambasciatore di terre di Puglia”, organizzato dalla Associazione Regionale Pugliesi di Milano.

 
Il Premio è stato istituito per il riconoscimento ad esponenti dello spettacolo, dell’arte e dell’imprenditoria pugliesi, che vivono in Puglia, o che hanno preso la strada dell’emigrazione per ragioni di lavoro, e si sono distinti nell’esercizio delle loro arti e professioni.
Nomi significativi di premiati nelle passate edizioni sono stati nel campo musicale i Negramaro, Al Bano,  Renzo Arbore e il fisarmonicista Peppino Principe, nel campo dell’informazione le tv pugliesi Telenorba e Canale 100, in quello dello spettacolo il  regista salentino Edoardo Winspeare, l’attore Sergio Rubini, la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli di Bari e il comico Checco Zalone. 
Significativi anche i premi assegnati negli anni scorsi agli operatori sanitari dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, luogo di elezione di Padre Pio, a Livia Pomodoro, Presidente del Tribunale di Milano e strenua sostenitrice del progetto teatrale No’hma, fondato dalla sorella Teresa, e allo stilista Ennio Capasa, ma tanti altri sfuggono a questa rassegna.
L’omaggio alla Puglia parte con un video di immagini, un vero e proprio viaggio artistico e culturale nelle tante bellezze monumentali e naturali che contraddistinguono una terra che – come scrive Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia – “con  il suo grembo aperto da ogni lato al commercio dei popoli, come per aiutare gli uomini, si slancia ardentemente verso i mari”. Sono due i figli che l’Associazione ha voluto ricordare: l’istrionico e geniale Carmelo Bene, a dieci anni dalla morte, e lo sfortunato batterista trentenne Giuseppe Girolamo, annegato sulla Concordia.
Il balletto “Emotion Love” del Teatro alla Scala, ideato da Andrea Forte Calatti, ha intervallato le premiazioni riservate quest’anno ad un imprenditore leccese, Quarta Caffè, passato da una piccola torrefazione negli anni cinquanta ad un’azienda ormai leader nel settore, al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, nato per l’intuizione più di trent’anni fa di Paolo Grassi, e al “nonno d’Italia” Lino Banfi, che ha voluto ricordare dal palco tra una battuta e l’altra, tipica della sua vena comica, in un colloquio intimo con gli spettatori, le sue origini contadine e i suoi primi durissimi passi di emigrante a Milano, quando ha dovuto inghiottire molti bocconi amari. Ecco perché ha avanzato, tra il serio e il faceto, la richiesta risarcitoria di una laurea honoris causa alla Università Bocconi.
Tra le risate liberatorie il suo racconto ha toccato le corde della commozione dei pugliesi, che hanno riconosciuto nel loro conterraneo l’esempio di come sia possibile con impegno e tenacia affermarsi nel mondo dello spettacolo come in ogni altra attività umana.
Ora gli sguardi sono volti all’VIII edizione!










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