martedì 24 settembre 2024


18/05/2012 06:47:33 - Provincia di Taranto - Attualità

Il resoconto del dibattito promosso dal Rotaract

 
Ottimamente riuscita l’iniziativa “Yes, we can(e)” del Rotaract club tenutasi mercoledì sul tema randagismo.
La tavola rotonda, svoltasi nell’ambito del service distrettuale “Rotaract bau”, ha visto partecipi come relatori l’ avv. V. Miccolis capogruppo PD, la dott.ssa C. Convertino medico veterinario, il dott. C. Tarquinio dirigente servizio veterinario ASL Castellaneta, il dott. Gisonna medico veterinario ASL Massafra, il sig. C. Passaro segretario Lega Nazionale per la Difesa del Cane, sezione di Francavilla Fontana e il vice sindaco il dott. A. Viesti. 
I lavori sono iniziati con un saluto del sindaco il dott. M. Tamburrano.
L’impostazione data al dibattito è stata di grande spessore, non si è ridotta a semplici provocazioni o strumentalizzazioni, ma si è tentato di dare risposte concrete ad un problema che attanaglia la nostra cittadina da tempo immemorabile.
Una situazione che viaggia su binari paralleli, che vede coinvolti interessi diametralmente opposti, da un lato gli animalisti che lottano per una difesa della dignità del cane, e dall’altro i cittadini che temono aggressioni e danni alla loro incolumità, entrambi (in ogni caso) mirano al raggiungimento dello stesso obiettivo: governare il fenomeno del randagismo.
L’analisi oggettiva sviluppata dalla dottoressa Convertino e dai rappresentanti dell’ASL ha illustrato con chiarezza la reale situazione massafrese: troppi sono i randagi che si riproducono senza controllo.
Il dott. Tarquinio, con il supporto di slide fortemente esplicative, ha dichiarato: “Una cagna in tre anni può dare alla luce millenovantacinque cani” e poiché nella nostra città gli animali non sterilizzati sono centinaia è semplice constatare come quello del randagismo sia un problema in vertiginosa crescita.
Di comune accordo i relatori si sono espressi circa l’opportunità di sterilizzare e anagrafare gli animali al fine di monitorarli e limitare la riproduzione selvaggia alla quale stiamo assistendo impotenti. La problematica è complessa perché l’ASL ha il compito di sterilizzare gli animali ma il Comune deve fornire i canili o comunque strutture abilitate dove tenere in degenza, per il tempo opportuno di pochi giorni, i cani sottoposti alla pratica.
“E’ un cane che si morde la coda” ha esordito il vicesindaco con gioco di parole relativamente al quadro complesso. Non ci sono fondi e l’Amministrazione Comunale non può fornire le strutture adeguate.
L’avvocato Miccolis ha dichiarato: “Il Comune spende 130.000 euro per centoventi cani, più di 1.000 euro ad animale e non ci sono pari somme stanziate per i cittadini bisognosi e per assicurare loro un pasto caldo”, e ha continuato proponendo l’istituzione di un canile a stabulazione libera (come sottolinea il sig. Passaro “sarebbero sufficienti un terreno, una recinzione e delle cucce”) e la valorizzazione dei volontari che con amore già oggi sostengono i poveri cani abbandonati, che in tutta questa faccenda sono “l’anello debole “ come dichiara Miccolis.
L’assemblea s’è subito infiammata, gli interessi in gioco sono molti e inoltre come si può restare impotenti innanzi al dolce sguardo di un randagio o di contro alla sua aggressività fomentata dall’incuria?
A conclusione del sentito dibattito il vicesindaco ha dichiarato di aver afferrato l’entità del problema in tutte le sue sfaccettature e di comune accordo i relatori si sono impegnati a incontrarsi nuovamente e tradurre le parole in fatti. E come cantava Renato Zero, “sole, pensaci tu illumina gli uomini, scaldali di più per noi bastardi, scampo non c’è dimenticati qui”.
 
 
Luciana Miccolis
Rotaract club Massafra










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