martedì 24 settembre 2024


22/05/2012 07:11:40 - Provincia di Taranto - Attualità

In un esposto l’elencazione delle cose che non vanno

 
«Nuova Amministrazione, vecchi problemi! La zona balneare di Torre Ovo si caratterizza, in questi giorni che precedono la stagione estivo, da uno stato di persistente degrado ambientale, paesaggistico ed igienico-sanitario».
Ad intervenire è l’ambientalista Mimmo Carrieri, il quale, sull’argomento, ha inviato una missiva (corredata da sei foto) al sindaco di Torricella e al presidente della Provincia di Taranto.
«Pessimo decoro urbano già a partire dalla pista ciclabile Monacizzo-Torre Ovo, spiaggia sporca, contenitori e cassonetti perennemente colmi di rifiuti, erbacce infestanti che nascondono pericolosi tombini-trappola dell’Enel e che rendono impercorribili i marciapiedi, strade interne all’abitato che presentano pericolose buche, proliferare del randagismo, mancanza di acqua potabile e di servizi igienici, canali di scorrimento delle acque meteoriche occultati tra le dune, discariche abusive di materiali speciali in prossimità di breakfast: queste sono le problematiche rappresentate da una moltitudine di cittadini residenti, domiciliati, pendolari, titolari di esercizi commerciali e di attività ricettive della zona balneare di Torre Ovo».
Carrieri si sofferma su alcune delle tante situazioni di degrado.
«Il primo impatto negativo ambientale e paesaggistico é rappresentato da quel chilometro di pista ciclabile realizzata dal Comune di Torricella, sul lato destro della carreggiata che da Monacizzo porta in direzione di Torre Ovo: all’ingresso vi è una palma in “brutta mostra” ormai divorata dal punteruolo rosso, che da tempo sarebbe dovuta essere stata sradicata e smaltita in discarica di rifiuti speciali. La stessa pista è resa pericolosa dalla presenza di folti cespugli di erbacce infestanti che ne ostacolano il transito,
Giunti a Torre Ovo, i due marciapiedi che per circa 200 metri portano verso l’area mercatale, sono impercorribili (anche in questo caso) a causa della presenza di erbacce infestanti, scarti di vegetazione, plastica e “tombini trappola” dalla profondità di circa 50 cm. sprovvisti di copertura posti alla base dei pali dell’illuminazione pubblica.
Che dire della spiaggia? Oltre alla presenza di bottiglie in plastica e vetro lasciate da ignoti “cavernicoli” avvezzi al vivere civile, vi sono anche oggettive responsabilità addebitabili a questa Amministrazione che, nonostante sia così evidente l’ammasso di rami secchi dei pini marini presenti sull’arenile e la “rigogliosa crescita” di erbacce, ancora oggi, alla vigilia della stagione balneare, non interviene per le dovute necessarie “pulizie stagionali”.
Il mancato svuotamento dei contenitori in spiaggia e dei cassonetti dell’immondizia posti sotto il sole» conclude Mimmo Carrieri, «rappresentano il massimo dell’indecenza igienico-sanitaria!».










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