martedì 26 novembre 2024
La categoria nelle prossime ore si farà promotrice di una azione di denuncia delle violazioni in corso e di una richiesta di intervento delle autorità preposte
Librerie tradizionali contro supermercati, pluralismo.jpg)
culturale contro oligopolio commerciale, è questo il nodo di un contrasto che vede su fronti contrapposti due modalità di vendita combattute a colpi di promozioni commerciali, insostenibili per le librerie tradizionali.
culturale contro oligopolio commerciale, è questo il nodo di un contrasto che vede su fronti contrapposti due modalità di vendita combattute a colpi di promozioni commerciali, insostenibili per le librerie tradizionali. E’ del 2011 la legge Levi -conosciuta come legge anti Amazon- che disciplina il prezzo dei libri e limita gli sconti al 15%, l’obiettivo è di impedire che le piccole librerie, intese come luogo non solo di vendita ma di divulgazione culturale, messe alle strette da formule distributive più aggressive (commercio on line e grande distribuzione) scompaiano dal paesaggio urbano del commercio. La grande distribuzione ovviamente non si è data per vinta e, fatta la legge trovato l’inganno, ha escogitato una nuova promozione ‘lo sconto del 15%, più il buono acquisto del valore di 5 euro’ , una specie di doppio sconto che oltre che violare il limite di legge, realizza una pratica commerciale sleale nei confronti delle librerie.
Nell’agosto del 2011, il giudice L. M. R. Rinaldi del Tribunale di Campobasso, ha accolto il ricorso di un gruppo di librerie, disponendo la immediata rimozione di ogni forma di pubblicità della offerta, in quanto assimilata a forma di concorrenza sleale,comminando sanzioni pecuniarie.
Il presidente dell’Ali provinciale, Luigi Traetta, sottolinea come la ratio della legge 128/2011 sia di tutela degli interessi collettivi, rappresentati dal pluralismo dell’offerta culturale garantita dalle piccole librerie, e come queste rappresentino un luogo di incontro ed un patrimonio da salvaguardare, in uno scenario dove si assottigliano sempre di più gli spazi per autori non inseriti nei grandi circuiti e piccole case editrici.
La categoria nelle prossime ore si farà promotrice di una azione di denuncia delle violazioni in corso e di una richiesta di intervento delle autorità preposte.
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