martedì 24 settembre 2024
Secondo l’ambientalista savese, l’autovelox è disattivato da due mesi, ma la Provincia continua ad incassare le sanzioni derivanti da precedenti verbali
«La Provincia di Taranto deve chiarire, pubblicamente, se
la postazione fissa dell’autovelox posto sulla Torricella-Monacizzo rispetta tutte le norme in materia oppure se l’ubicazione viola alcune disposizioni di legge».
la postazione fissa dell’autovelox posto sulla Torricella-Monacizzo rispetta tutte le norme in materia oppure se l’ubicazione viola alcune disposizioni di legge».Mimmo Carrieri, autore già di una petizione sulla regolarità della postazione fissa dell’autovelox, ritorna sull’argomento con una diffida inviata alla Provincia e, per conoscenza, al Prefetto e alla Polizia Provinciale.
«Ho scritto già alla Provincia l’8 maggio scorso, attraverso una raccomandata: chiedevo di essere messo a conoscenza sulla determinazioni adottate in merito a questa postazione fissa di autovelox» scrive nella diffida l’ambientalista savese, il quale fa poi notare l’anomalia per la quale, a suo dire, la postazione è stata disattivata da due mesi. «Anche il sindaco del Comune di Torricella, con nota del 26 gennaio scorso, aveva condiviso le motivazioni da me addotte in merito alla dubbia regolarità sulla sua installazione, non conforme ad un articolo della legge 120 del 2010, il quale sancisce l’apposizione della segnaletica “controllo della velocità” ad a una distanza minima di almeno 1.000 metri, mentre la stessa è stata posta a 900 metri. Ancora oggi, a distanza di due mesi, non ho ricevuto alcuna risposta scritta».
Risposta sollecitata anche ai sensi delle disposizioni del Codice Penale.
«Diffido il responsabile del procedimento del competente servizio a compiere l’atto del suo ufficio o ad esporre le ragioni del ritardo entro il termine di 15 giorni dalla ricezione della presente richiesta, con l’espresso avvertimento che, in difetto, sarà presentato un esposto alla competente autorità giudiziaria».
La diffida formale di Carrieri pare scaturisca dal fatto che la Provincia stia continuando ad incassare i proventi delle sanzioni comminate per le rilevazioni antecedenti la data della sospensione dell’attività dell’autovelox. Ma la sua posizione viola realmente quell’articolo di legge indicato da Carrieri (segnaletica a meno di 1.000 metri), quelle sanzioni sarebbero automaticamente nulle.
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