martedì 26 novembre 2024


28/07/2012 07:01:43 - Provincia di Taranto - Attualità

«È necessario un esame di coscienza che tocca anche l’impresa, che decisamente non può più pensare di perseguire in toto e a suo esclusivo beneficio un profitto che non tenga conto della salute pubblica»

 
«È un momento delicato non solo per la città di Taranto ma per l’intero sistema economico nazionale. Taranto con lo stabilimento ILVA ha sempre rappresentato un importante tassello per l’economia e lo sviluppo dell’Italia, rispondendo a pieno alla necessità della nazione di produrre acciaio in proprio evitando le costose importazioni. Oggi il governo non può non considerare il contributo importante che questo territorio ha tributato all’intero sistema Italia.
Quello registrati l’altro ieri, rappresenta una pietra miliare della storia tarantino che ci deve indurre tutti alla riflessione. Fino a ieri erano stati sempre interventi parziale, sia da parte delle istituzioni che della proprietà, dando comunque atto alla regine di essersi fatta sostenitrice di importanti provvedimenti atti ad allentare la tensione e l’impatto ambientale. È necessario un esame di coscienza che tocca sia l’impresa, che decisamente non può più pensare di perseguire in toto e a suo esclusivo beneficio un profitto che non tenga conto della salute pubblica.
D’altro canto anche la città deve fare i conti con una presenza industriale”ingombrante” ma che da lavoro. Necessariamente dalla fusione delle esigenze, della produzione da un lato, che tutela i posti di lavoro e crea profitto e dalla indispensabile salvaguardia della salute pubblica dobbiamo tirare fuori la soluzione ottimale.
Si deve fare in modo che il provvedimento di chiusura emesso dal Gip possa diventare un momento di riflessione ed un occasione del fare e del costruire. Sulla base di queste considerazioni il prossimo 30 Luglio il consiglio di amministrazione dell’ASI discuterà delle problematiche connesse alla questione ILVA».










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