martedì 26 novembre 2024
Il comunicato di Ascom-Confcommercio
«Un anno e mezzo! E’ dal 2010 infatti che Circumarpiccolo, l’arteria stradale che collega Taranto.gif)
Nord e San Giorgio Jonico, è interdetta al traffico per lavori di consolidamento e rifacimento della carreggiata.
Nord e San Giorgio Jonico, è interdetta al traffico per lavori di consolidamento e rifacimento della carreggiata.Non vi è motivazione tecnica che possa rendere tollerabile la chiusura di una strada provinciale con una primaria funzione di servizio per la mobilità e l’economia locale, e possa giustificare il danno che ne deriva per il territorio. Tra l’altro i blocchi stradali dei giorni scorsi dei manifestanti Ilva, venendo meno un possibile percorso alternativo, hanno ancor di più evidenziato il disagio determinato da tale situazione.
Una strada importante per la città e per gli abitanti del quartiere Paolo VI, soprattutto in estate quando la provinciale 78 diviene via di collegamento rapida con la litoranea jonica-salentina; per non parlare poi delle attività produttive e commerciali del quartiere Paolo VI alle quali viene sottratto una via di transito importante tra Taranto Nord ed i paesi del versante orientale della provincia.
Ed infine, ultimo ma non minore, il disagio per la clientela ed i fornitori dell’Hotel Histò San Pietro, una struttura ricettiva –l’unica a 5 stelle del capoluogo- sorta proprio nel bel mezzo della Circumarpiccolo.
Un isolamento che viene superato solo grazie alla intraprendenza di quanti, aggirando i divieti, procedono oltre ignorando la segnaletica.
E’ mai possibile che un intervento, per quanto importante, possa bloccare per mesi e mesi la fruizione di una strada creando enormi disagi ai cittadini, ai lavoratori ed alle attività imprenditoriali, senza che si adottino soluzioni anche momentanee per ripristinare la funzionalità? Tanto più che la Regione avrebbe –come riportato dalla stampa- sbloccato l’iter procedurale ed erogato una prima tranche di finanziamenti. E’ inaudito come con rassegnazione si accetti che la viabilità del territorio sopporti le conseguenze di due cantieri (il Punta Penna già da due anni e la Circumarpiccolo) avviati nella più totale assenza di un cronoprogramma delle attività».
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