martedì 26 novembre 2024


01/08/2012 20:44:12 - Provincia di Taranto - Attualità

A dicembre del 2011 la Polizia provinciale effettuò controlli ispettivi

 
Nel dicembre 2011, personale della Polizia Provinciale – Sezione Ambiente, unitamente a personale tecnico-ispettivo dell’ARPA Puglia–DAP di Taranto, ha effettuato un controllo ispettivo presso l’impianto di discarica per rifiuti non pericolosi, gestito dall’Ecolevante S.p.A. e ubicato nel territorio di Grottaglie. L’azione ispettiva, avviata su specifica richiesta della Procura della Repubblica di Taranto, era finalizzata a meglio individuare le cause delle numerose segnalazioni circa odori nauseabondi diffusi nell’ambiente esterno e acquisite a verbale dalla stessa Polizia Provinciale.
Dal controllo sono emerse violazioni alle prescrizioni impartite dall’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) Regionale, nell’ambito della conduzione della discarica (copertura insufficiente dei rifiuti, insufficiente barriera vegetativa perimetrale, torce per combustione bio-gas in parte spente, impianto lavaggio mezzi fuori uso, ecc.) che sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria.
Nel contempo, si è analizzata la metodologia dei conferimenti riferiti al periodo 2009 e 2010, periodo interessato dalle segnalazioni, con particolare riferimento ai “fanghi di depurazione” che in ipotesi potevano costituire un problema proprio per la specifica natura odorigena del rifiuto e per le problematiche legate allo smaltimento.
Proprio per tali tipologie di rifiuti, nel corso di verifiche documentali, gli operatori della Polizia Provinciale coordinati dal maggiore Leonardo Di Castri, hanno constatato la carenza di elementi e di parametri di legge nelle analisi che accompagnano i conferimenti di rifiuti. Tra questi proprio il D.O.C. (Carbonio Organico Disciolto), parametro che bene indica potenzialmente la capacità odorigena del rifiuto, assente sino al giugno 2009, momento in cui la Ecolevante S.p.A. ottiene l’autorizzazione regionale per le deroghe ad alcuni parametri di legge, tra cui proprio il D.O.C.
Da quel momento, tale parametro appare nei certificati di analisi dei rifiuti ma con valori ben al di sopra della precedente norma di legge (per la quale ormai vige la deroga), in condizioni di legittimità ma con un carico organico certamente consistente.
Tale circostanza è stata segnalata all’Autorità giudiziaria con le altre violazioni riscontrate ed ha prodotto il recente rinvio a giudizio per i vertici della Ecolevante S.p.A. per la violazione al Decreto Legislativo 152/06 (Testo Unico Ambientale) e all’art. 674 (getto pericoloso di cose) del codice penale, in concorso tra loro, vecchi e nuovi amministratori della società e responsabile tecnico.
Ad oggi, tali deroghe sono state concesse anche ad altre discariche di rifiuti speciali non pericolosi ed hanno consentito lo smaltimento di rifiuti altrimenti difficilmente collocabili in assenza di specifici trattamenti.
I volumi di tali rifiuti sono ormai nell’ordine delle decine di migliaia di tonnellate e pongono un problema per i territori circostanti agli impianti che va affrontato con urgenza.
La Provincia di Taranto conferma così il suo impegno per il rispetto delle norme a presidio sia del diritto di iniziativa economica nel campo dello smaltimento dei rifiuti sia a tutela del patrimonio paesaggistico e dell’incomprimibile diritto alla salute dei cittadini di Terra Ionica.










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